di Rossella Conte
Tetto massimo agli affitti delle stanze e la costruzione di pochi ma grandi studentati. Sono le due richieste che Sunia e la Cgil, con Spi Cgil e Udu formalizzeranno al tavolo sulla casa convocato dal sindaco, Dario Nardella, il prossimo 4 aprile. "Serve un tetto massimo ai canoni per gli studenti fuori sede a fronte di incentivi economici – spiega Alberto Mimi di Udu-. Sulla cifra ancora non abbiamo fatto un ragionamento approfondito, però visto che l’Azienda regionale per il diritto allo studio offre un contributo affitto di 350 euro al mese, una stanzia media dovrebbe aggirarsi su quella cifra lì: 300-350 euro. Parallelamente a questo, deve correre il binario pubblico: vanno realizzati grandi studentati, non student hotel".
A Firenze, infatti, dicono Cgil e Sunia, "siamo in presenza di un mercato bloccato, a causa del turismo, che detta i ritmi e i tempi dell’abitare in città. Ci troviamo di fronte al paradosso che persino gli studenti, un tempo merce rara per i proprietari, trovino difficoltà a trovare soluzioni alloggiative in città, e siano costretti a spostarsi sulla direttrice delle linee dei treni". E se il centro è un miraggio, "fanno fatica anche in periferia visto che ormai la locazione sta esplodendo anche attorno alle assi tramviarie", osserva la segretaria cittadina del Sunia, Laura Grandi. Insomma, affitti alle stelle, bollette insostenibili, mutui salasso con la volatilità del tasso variabile, inflazione che diminuisce il potere d’acquisto dei lavoratori: l’emergenza abitativa a Firenze e nell’area metropolitana sta raggiungendo livelli da incubo. A rendere la portata del fenomeno i numeri: sono 18mila le persone che rischiano di rimanere senza casa a Firenze, 150 gli sfratti al mese con forza pubblica solo negli ultimi tre mesi. Il 98% di questi sono sfratti per morosità; l’80% di questi per morosità sono dovuti alla perdita di lavoro, riduzione orario di lavoro, chiusura della propria attività; 15 sfratti sono di cittadini sopra i 75 anni. Un’indagine effettuata su un campione di 703 persone registra anche la quasi impossibilità di trovare una casa a Firenze. Mentre fino a qualche anno fa ci si scontrava con un mercato delle locazioni che escludeva a causa dei canoni di locazione esorbitanti, oggi c’è l’impossibilità di trovare anche alloggi in affitto a canoni alti. "Ormai, per accedere ad un alloggio in affitto, non è più necessario avere almeno due contratti a tempo indeterminato: è necessario molto, ma molto di più": sottolinea Grandi.
La difficoltà nel reperire un alloggio si scontra con una difficoltà anche di natura lavorativa. Infatti, dal campione intervistato, il 48% dichiara di essere occupato con contratto a tempo determinato, il 19% di essere disoccupato, solo il 33% ha un contratto a tempo indeterminato; il 100 % del campione riferisce di non riuscire ad arrivare alla fine del mese. Il 93% degli intervistati riporta di aver trovato un grande aumento per quanto riguarda le bollette dei servizi: acqua (il 100%, con bollette-salasso), luce e gas sono la triade maledetta.
La prima casistica di chi fa i salti mortali e riesce a non essere moroso dichiara di rinunciare a: vacanze (un 35% dichiara di non fare vacanze da 5 anni), pizzeria (i ristoranti sono entità sconosciute ai più), cinemateatrolibri, palestra, attività ludiche per i figli. Il 73% degli anziani dichiara di rinunciare alle spese sanitarie troppo costose: ma l’aspetto che ha più colpito riguarda le spese dentistiche che sono state tagliate dal 90% degli intervistati.