Elezioni, fiorentini alle urne. La guida al voto

Europee e comunali, urne aperte dalle 7 alle 23

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Firenze, 26 maggio 2019 - ‘Chissà perché non piove mai quando ci sono le elezioni’. Così pungeva Giorgio Gaber, cantore caustico e dissacrante della politica di casa nostra. Oggi, a Firenze, Giove pluvio lo smentirà. Prevista pioggia autunnale per (quasi) tutto il giorno, spiagge vuote e, si presume, urne più affollate ‘rispetto alla media del periodo’ (per usare ancora un termine caro agli esperti di meteo). Fine della digressione.

È arrivato il giorno del voto. Dopo una campagna elettorale lunga ma senza grandi lampi è l’ora dei verdetti. I fiorentini sono chiamati ad esprimere le loro preferenze, oltre che per le elezioni europee, anche per la scelta del sindaco e del nuovo Consiglio comunale e per la presidenza dei cinque quartiere con le rispettive assemblee. Si vota dalle 7 alle 23. Gli elettori, per votare nelle sezioni in cui risultano iscritti, dovranno esibire un documento d’identità valido e la tessera elettorale.

COMUNALI - Partiamo dal voto per le comunali. I 283mila fiorentini aventi diritto al voto sono chiamati a scegliere il nuovo sindaco tra nove candidati. Ben venti liste sono collegate agli aspiranti alla poltrona di Palazzo Vecchio per un totale di 661 candidati ad uno dei 36 seggi a disposizione nel Consiglio comunale. di consigliere comunale a Palazzo Vecchio, dove siederanno in 36.

La scheda per questa elezione è di colore azzurro. Se uno dei nove candidati dovesse superare subito il 50% verrebbe immediatamente eletto primo cittadino. Qualora questo non dovesse accadare si andrà al ballottaggio tra 15 giorni, domenica 9 giugno. Sulla scheda gli elettori troveranno il nome dei nove aspiranti sindaci sotto ognuno dei quali ci saranno le liste collegate. Per esprimere il voto per il sindaco è sufficiente fare una croce sul nome prescelto. Stesso discorso vale per esprimere il voto per una lista (basta mettere la croce sul simbolo desiderato).

Attenzione: per il Comune esiste la possibilità del voto disgiunto. In cosa consiste? In sostanza gli elettori fiorentini possono liberamente esprimere il proprio voto per una lista non collegata al candidato sindaco prescelto, disegnando la X su una lista che invece appoggia un candidato diverso. Ovviamente non si tratta di una scelta obbligatoria: l’elettore può tranquillamente barrare soltanto il candidaro sindaco prescelto senza scegliare alcuna lista. Ancora attenzione: nel caso in cui si scelga di mettere la X solo su una lista, cioè senza fare la croce sul candidato sindaco, il voto andrà automaticamente all’aspirante primo cittadino ad essa collegato.

Passiamo alle preferenze dei candidati al consiglio comunale. L’elettore può scrivere uno o due nomi dei candidati nello spazio accanto al simbolo della lista votata. Da ricordare che in caso di scelta di due nomi entra in campo la ‘preferenza di genere’. Cosa significa? Che si deve votare un uomo o una donna, pena l’annullamento della seconda preferenza.

E adesso vediamo cosa succede per il voto nei cinque Quartieri. In questo caso agli elettori verrà consegnata una scheda di colore verde. Su questa i fiorentini troveranno i nomi e i cognomi dei candidati per la carica di presidente dei Quartieri. Ogni candidato è appoggiato da una o più liste. Sarà possibile tracciare un croce sul simbolo della lista prescelta (e in tal caso il voto andrà automaticamente al candidato presidente collegato a quella lista o a quella coalizione).

Per quanto riguarda i candidati consiglieri è consentito indicare fino a due preferenze. preferenze per i consiglieri di Quartiere. In questo caso torna il discorso dell’alternanza di genere: due preferenze ok, ma a patto che siamo di genere diverso (un uomo e una donna). C’è però una sostanziale differenza tra il voto per Palazzo Vecchio e quello per i cinque Quartieri. Nel secondo caso infatti non è previsto il voto disgiunto.

GLI SCHIERAMENTI - Sono schierati in 20 liste, collegate a 9 candidati sindaco: 6 liste appoggiano la candidatura al secondo mandato da sindaco di Dario Nardella, 5 liste appoggiano lo sfidante del centrodestra Ubaldo Bocci. E poi 3 liste a sostegno della candidata sindaca della sinistra, l’unica donna, Antonella Bundu. Una lista ciascuno a sostegno dei candidati Roberto De Blasi (Movimento 5 Stelle), Mustafa Watte (Punto e a Capo), Andres Lasso (Verdi), Gabriele Giacomelli (Partito Comunista), Saverio Di Giulio (CasaPound) e Fabrizio Valleri (Libera Firenze).

Le liste a sostegno del sindaco Dario Nardella sono 6. Oltre al Pd c’è la lista +Europa di Emma Bonino e 4 liste civiche: Avanti Firenze, Sinistra Civica, Firenze + Verde e Nardella Sindaco. Il candidato sindaco del centrodestra è Ubaldo Bocci, sostenuto da 5 liste. Oltra a Lega, Forza Italia e ‘Fratelli d’Italia – Firenze in Movimento’ anche 2 liste civiche, ‘Popolari & Liberali - Bocci sindaco’ e Lista Civica Firenze Bocci Sindaco. A sostegno della candidata della sinistra Antonella Bundu ci sono 3 liste: Firenze Città Aperta, Potere al Popolo e Sinistra Italiana.

Oltre che per il consiglio comunale e per le europee, si vota anche per rinnovare i consigli di quartiere. Da quest’anno, è in vigore l’elezione diretta dei presidenti dei 5 quartieri.  Quartiere 1: Maurizio Sguanci (centrosinistra), Roberta Pieraccioni (centrodestra), Luigi Benassai, (5 stelle), Giorgio Ridolfi (sinistra), Leonardo Venuti (Libera Firenze), Simone Selvi (Casapound) Quartiere 2: Michele Pierguidi (centrosinistra), Federico Pericoli (centrodestra), Lorenzo Porazzini (5 Stelle), Lorenzo Palandri (Sinistra), Simona Quartini (Libera Firenze), Antonella Gialli (Casapound). Quartiere 3: Serena Perini (centrosinistra), Alessio Di Giulio (centrodestra), Valerio Cipolli (5 Stelle), Luigi Casamento (Sinistra), Benedetta Treves (Libera Firenze), Mauro Di Giulio (Casapound).  Quartiere 4: Mirko Dormentoni (centrosinistra), Davide Bisconti (centrodestra), Angelo Spensierato (5 Stelle), Filippo Zolesi (Sinistra), Gianfranco Polvani (Libera Firenze), Christian Timothy Caglieri (Casapound) Quartiere 5: Cristiano Balli (centrosinistra), Angela Sirello (centrodestra), Luca Rossi Romanelli (5 Stelle), Vincenzo Pizziolo (Sinistra), Alessandro Grimaldi (Partito Comunista), Vincenzo Ramalli (Libera Firenze) Tommaso Ceccarelli (Casapound).

LA PROVINCIA - Tanti i comuni chiamati al voto nell'area fiorentina. 

I comuni sopra i 15mila abitanti (dove quindi il sindaco potrebbe essere scelto al primo turno col 50% più uno dei voti altrimenti si andrà al ballottaggio fra due settimane) sono: Bagno a Ripoli, Borgo San Lorenzo, Calenzano, Figline e Incisa Valdarno, Lastra a Signa, Pontassieve, San Casciano, Scandicci, Signa.

I comuni sotto i 15mila abitanti (che quindi eleggono il sindaco al primo turno con la maggioranza relativa) sono: Barberino di Mugello, Barberino Tavarnelle, Dicomano, Fiesole, Firenzuola, Greve in Chianti, Londa, Palazzuolo sul Senio, Pelago, Rufina, San Godenzo, Scarperia e San Piero, Vaglia, Vicchio.

Nell'Empolese Valdelsa si vota qui: sopra i 15mila abitanti sono Castelfiorentino, Certaldo, Empoli, Fucecchio. Sotto i 15mila abitanti Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Vinci.

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