Edoardo Camurri e l’"Introduzione alla realtà"

Edoardo Camurri presenta "Introduzione alla realtà" al Libraccio di Firenze, dialogando con Vanni Santoni. Un viaggio per riscoprire la realtà oltre gli automatismi, un invito a hackerare la percezione e a ritrovare la magia nascosta nella quotidianità.

Edoardo Camurri e l’"Introduzione  alla realtà"

Edoardo Camurri e l’"Introduzione alla realtà"

Oggi al Libraccio (ore 18) Edoardo Camurri presenta

"Introduzione alla realtà" (Edizioni Timeo). Dialoga con l’autore Vanni Santoni.

"È qui che si rinasce, è qui che si decide un nuovo destino; qui ci si reintroduce in quella Realtà in cui eravamo stati introdotti senza alcuna preparazione nel momento della nostra nascita". Questa storia, che è la nostra storia, inizia dalla nascita: l’atto fisico che ci introduce in una dimensione dell’esperienza che agisce come "l’effetto di un incantesimo", confinandoci in una limitata porzione di realtà. Edoardo Camurri ci conduce alla riscoperta dell’origine materiale, tangibile, delle idee che, senza che ne siamo consapevoli, ci relegano entro limiti angusti. Per reincantarci, è necessario il disincanto. Dobbiamo hackerarci, dimenticare leggi immutabili che, nella giusta prospettiva, si rivelano null’altro che abitudini. Dobbiamo riscoprirci atomi, cellule, emozioni e desideri – il tessuto stesso della realtà.

Contrariamente a quanto il titolo lascerebbe pensare "Introduzione alla realtà" non è una lezione, ma un esercizio di straniamento – un’uscita dagli automatismi della percezione. Un’epistola psichedelica in cui l’autore, rivolgendosi a un "tu" che è tutti noi, ci accompagna nel percorso da seguire per riscoprire aspetti dell’esistenza ancora inediti, nascosti solo dal sottile velo della quotidianità.