
Si inizia con il tema drammaticamente attuale della rappresentazione della violenza e dell’orrore della guerra mediata dagli schermi e dal web, attraverso “The Pixelated Revolutio“, una non-academic lecture dell’artista libanese Rabih Mroué. E ancora temi politici, sociali, ambientali, identitari.
E’ stata presentata ieri la 16° edizione dello Schermo dell’arte, il festival di cinema e arte contemporanea, che si svolgerà prevalentemente al cinema la Compagnia, ma con appuntamenti anche a Palazzo Strozzi, Accademia di Belle Arti e New York University Florence.
In programma oltre 30 proiezioni, con anteprime mondiali e italiane, tra cui quella del primo lungometraggio autobiografico di Guido van der Werve ‘Nummer Achttien - The Breath of Lifè. Per le nuove produzioni sarà presentato “La montagna magica” di Micol Roubini e l’anteprima mondiale delle opere di Simon Liu, Gerard Ortín Castellví, Maryam Tafakory e Yuyan Wang sostenute dal Visio Production Fund. Per gli eventi speciali, in primo piano l’architettura radicale di Fabrizio Fiumi e l’omaggio a Diego Marcon, mentre per i festival talk. lecture di Guido van der Werve, la masterclass di Amie Siegel e il panel di Visio. "In questo momento di guerre e sofferenze inaccettabili - ha detto Silvia Lucchesi, direttore de Lo schermo dell’arte - pensiamo che il nostro contributo sia quello di offrire altre prospettive alla violenza, all’ingiustizia, all’intolleranza. Continueremo a credere che l’arte possa aiutarci ad avvicinarsi gli uni agli altri".
Tutto il programma su www.schermodellarte.org
O.Mu.
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