REDAZIONE FIRENZE

Droga ai minorenni, beccati i pusher. L’indagine dopo l’allarme dei genitori

Un giro d’affari di 300mila euro in un anno e oltre cento clienti, molti giovanissimi. Nei guai babbo e figlio

L’indagine svolta dai carabinieri di Montale è nata d alla segnalazione di un babbo e una mamma preoccupati per la figlia

L’indagine svolta dai carabinieri di Montale è nata d alla segnalazione di un babbo e una mamma preoccupati per la figlia

La piazza principale di Montale era diventata il centro di spaccio al dettaglio per i giovanissimi della zona, spesso anche minorenni. Ed è stato grazie all’attenzione di un padre e di una madre di uno di loro che è stata avviata la vasta indagine dei carabinieri, sotto la direzione del sostituto procuratore di Pistoia Chiara Contesini, che ha portato all’esecuzione di dieci misure cautelari, di cui cinque in carcere. Circa cento gli acquirenti identificati, 7.500 cessioni accertate tra cocaina e hashish nell’arco di un anno, per un volume d’affari stimato intorno ai 300.000 euro. Tutto è partito nell’estate del 2023 dalla segnalazione della mamma di una ragazza, che aveva notato un cambiamento nella figlia, in particolare legato alla frequentazione di un giovane della zona. Così i genitori hanno deciso di sottoporre la ragazza, minorenne, a test speditivi delle urine ogni volta che rientrava da un incontro con il suo amico, controlli che hanno confermato i loro timori.

Da lì è stata avviata un’indagine che ha fatto emergere una realtà ben articolata: a capo di questa, padre e figlio, Alessandro Nesi, 50 anni, di Montale, e suo figlio Manuel, di 23 anni, che sono finiti agli arresti domiciliari. Sarebbero stati loro a procurarsi la merce da un gruppo di fornitori, tutti marocchini, residenti nelle province di Pistoia, Firenze e Prato. Il prezzo della droga sarebbe stato pattuito al telefono: le consegne avvenivano in zona, e il piccolo spaccio davanti al locale di ritrovo del centro. In carcere sono finiti cinque marocchini: Najib Hajaj, 29 anni, detto ’Golf’, residente a Calenzano, Hamza El Omrani, detto ’Salah’, 22 anni, e Mohamed Larhrib, 22 anni, entrambi domiciliati ad Agliana, Redouan Sabir, 31 anni, detto Rodolfo, residente a Prato e Youssef Lemsalek, 22 anni, detto ’Simo’.

Per altri tre è stato disposto il divieto di dimora. Gli inquirenti sono arrivati a ricostruire la rete di fornitori e quella degli spacciatori al dettaglio attraverso intercettazioni telefoniche, riprese video delle telecamere di sicurezza della zona, e l’incrocio di testimonianze che hanno permesso di identificare anche la vasta platea di giovani clienti, alcuni dei quali venivano a Montale da Calenzano. I carabinieri di Montale sono risaliti al giovane italiano che riforniva i coetanei della zona e che è risultato già noto alle forze dell’ordine per precedenti segnalazioni legate alla detenzione di stupefacenti.

Martina Vacca