Dopo la laurea il posto c’è Nessuno è come UniFi

Già con la triennale nell’80% dei casi si trova impiego entro un anno. Dati molto più alti della media nazionale, primeggiano le materie giuridiche

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di Iacopo Nathan

Sempre più spesso si sentono imprenditori o gestori di locali e ristoranti lamentarsi per la poca voglia di lavorare che avrebbero, a loro modo di dire, i ragazzi. Assolutamente in controtendenza, però, è quanto emerge da un recente studio dell’Università di Firenze e Almalaurea. Da una recente indagine, infatti, risulta che non solo il dato di occupazione dei ragazzi fiorentini, dopo la fine della laurea triennale sia molto alto, ma che sia il più positivo di tutta Italia. Sempre più studenti, quindi, dopo un ciclo di laurea “breve“, riescono ad essere assunti da aziende con un contratto regolare. Secondo il rapporto, tra i dottori triennali che non hanno proseguito il percorso formativo (e quindi non si sono iscritti a un corso di laurea magistrale) gli occupati, a un anno dal titolo, sono l’80% (il dato nazionale si ferma al 74,5%), una percentuale in crescita non solo rispetto alla precedente rilevazione pari al 70,1% su cui ha pesato la pandemia, ma anche a quella degli anni precedenti: aveva raggiunto il 77,3% nel 2020, il 74,2% nel 2019, il 72,6% nel 2018 e il 70% nel 2017. Dati altissimi se si pensa il vasto campione di studenti preso in esame, oltre 16mila. Entrando nel dettaglio, ci sono alcuni dati che vedono primeggiare l’Università di Firenze di vari punti percentuali rispetto alle medie nazionali.

La media dei dottori in discipline giuridiche, occupati entro un anno dalla fine degli studi è del 75% a livello nazionale, mentre per gli studenti Unifi supera il 93%. Dati simili si riscontrano anche in altri ambiti di studio, come per esempio da quelli artistici (55% nazione e 61% fiorentino), medico sanitariI (90% nazionale, 95% a Firenze)e agrario forestalI (70% nazionale e 77% fiorentino).

"Questi esiti mostrano che i servizi di orientamento e placement offerti dall’Ateneo stanno funzionando - commenta la prorettrice Ersilia Menesini -. Mi riferisco, ad esempio, ai percorsi di Career Service che sono finalizzati ad accompagnare le studentesse e gli studenti ad assumere una maggiore onsapevolezza del loro progetto professionale. Abbiamo poi laboratori, simulazioni e servizi di consulenza che contribuiscono a potenziare le competenze trasversali (la capacità di lavorare in gruppo, di trovare soluzioni ai problemi). Organizziamo incontri con le imprese per facilitare l’inserimento delle nostre laureate e ai nostri laureati e conoscere le nuove istanze di formazione espresse dal mondo produttivo. Abbiamo all’attivo dei percorsi che puntano a sviluppare e a rafforzare l’intraprendenza e le abilità imprenditoriali delle nostre studentesse e dei nostri studenti". Commentando i dati ha aggiunto: "Quello più elevato riguarda l’ ambito giuridico che va tuttavia inquadrato anche alla luce dell’accordo dell’ Ateneo con la Scuola Marescialli e Brigadieri. Spicca anche il dato dell’ambito medico sanitario su cui, anche a livello nazionale, ha inciso la necessità di assorbire profili specifici per far fronte all’emergenza".

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