Donne in campo. Partita benefica contro la solitudine

L’iniziativa per ragazze che rimangono sole la sera. I ricavi saranno donati alle vittime dell’alluvione.

Donne in campo. Partita benefica contro la solitudine
Donne in campo. Partita benefica contro la solitudine

"Caro, venerdì non posso ho il calcetto con le amiche". E’ stata la voglia di sovvertire gli stereotipi di genere che ha spinto Aurora Margheri e Giada Pisani a chiamare le amiche e mettere in piedi una partita di calcio in piena regola. Undici contro undici, tutte ragazze che non hanno mai indossato gli scarpini o dato due calci al pallone in vita loro, si fronteggeranno venerdì sera alle 21 al campo del Casellina. La causa è nobile, visto che la società sportiva farà entrare il pubblico pagante e l’intero incasso sarà devoluto alle associazioni alluvionate di Campi Bisenzio.

"Molte di noi – racconta Aurora Margheri – sono legate a compagni che giovano a calcio nei campionati della lega nazionale dilettanti, altre semplicemente devono fronteggiare il rito settimanale del calcetto di gruppo tra amici.

E così ci siamo messi in testa di entrare ‘a gamba tesa’ in questa abitudine e ci siamo dette: perché non organizzare noi una partita di calcio?".

Aurora e Giada hanno reclutato le amiche fino ad arrivare al numero giusto per giocare, hanno pensato due nomi goliardici per le loro squadre e sono andate all’impianto del Casellina e hanno fissato il campo.

"Le ragazze – ha detto il presidente del Casellina, Giovanni Bellosi – sono venute a chiedere il campo manifestando anche la volontà che questa loro iniziativa goliardica avesse anche un fine sociale.

Noi allo stesso tempo eravamo alla ricerca di qualche iniziativa per sostenere la popolazione di Campi Bisenzio in qualche modo.

Così da questo incontro è nata la scelta di mettere un biglietto d’ingresso a 6 euro e devolvere l’intero ricavo alle associazioni campigiane colpite dall’alluvione.

Per questo voglio lanciare un invito a tutti gli scandiccesi: venite al campo del Casellina, dimostriamo insieme che il calcio è divertimento.

Di certo lo dimostreranno queste ragazze che ci faranno divertire calcando il campo per la prima volta per un fine nobile". "Speriamo ci siano tante persone al campo – ha concluso Aurora Margheri – in modo da poter fare davvero qualcosa di unico, a modo nostro".

Ovviamente stare sulla spalletta del ponte di via Bachelet per guardare la partita gratis non funziona. Funziona andare al campo, pagare il biglietto, e passare una serata all’insegna del calcio femminile (ancorché in embrione) e della solidarietà.

Fabrizio Morviducci

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