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Firenze, Magris dona l'archivio al Vieusseux. Nardella: "Lo vedrei bene al Quirinale"

Si è tenuta in Palazzo Vecchio l'illustrazione dell'acquisizione

Nella foto: Pellegrini, Petrucci, Nardella,Magris, Fancelli, Beccaria (New Press Photo)

Firenze, 25 novembre 2021 -  Manoscritti, opere di letteratura con relative traduzioni, testi di narrativa, di critica, di teatri, saggi. E anche corrispondenza e fotografie. È quanto donato dal 'Fondo Claudio Magris' al 'Gabinetto Vieusseux' di Firenze.

Una donazione che, simbolicamente è stata fatta nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, alla presenza del sindaco Dario Nardella. Il fondo dello scrittore contiene anche tutte le sue opere, con le relative traduzioni. "Aver pensato a Firenze per la donazione del suo archivio è un grandissimo e graditissimo regalo per la città - ha commentato Nardella -. Da oggi lo sentiamo ancora di più, e per sempre, legato alla nostra comunità. Magris è stato uno dei rappresentanti più autorevoli di quella 'linea triestinà di scrittori e intellettuali che ha avuto nel corso del Novecento un rapporto privilegiato e continuo con la nostra città".

«Magris - ha aggiunto - è considerato tra i maggiori intellettuali del Novecento, autore di romanzi e saggi che sono veri e propri gioielli, insigne germanista, intellettuale di straordinaria cultura e caratura etica, letterato di grande umanità e sensibilità, capace di trattare con profondità ed equilibrio temi delicatissimi, un uomo lucido e una guida autorevole che, anche per scherzare un pò, vedrei bene in un toto Quirinale quale candidato ideale per guidare una rifondazione, un cambiamento in senso etico, progressista, del nostro Paese». « Magris - si fa sapere dal Gabinetto Vieusseux - ha sempre manifestato il suo desiderio di destinare il proprio archivio a Firenze, con cui c'è un legame speciale» anche col Vieusseux: «Il nostro archivio, che ha una bella tradizione di fondi importanti e prestigiosi, adesso si arricchisce di grandi opere". 

"Claudio Magris è considerato tra i maggiori intellettuali del Novecento, autore di romanzi e saggi che sono veri e propri gioielli, insigne germanista, intellettuale di straordinaria cultura e caratura etica, letterato di grande umanità e sensibilità, capace di trattare con profondità ed equilibrio temi delicatissimi, un uomo lucido e una guida autorevole che, anche per scherzare un po', vedrei bene in un toto Quirinale quale candidato ideale per guidare una rifondazione, un cambiamento in senso etico, progressista, del nostro Paese". Lo ha detto Nardella.