A Firenzuola i Giusti furono molti, i quattro delle famiglie Angeli e Matti sono stati preceduti da un altro: Don Leto Casini, riconosciuto Giusto già nel 1965.
Leto Casini, nato a Cornacchiaia, frazione di Firenzuola, divenne parroco della chiesa di Varlungo a Firenze. Dopo l’occupazione della città nel settembre del 1943, gli Ebrei erano sempre più esposti al pericolo delle persecuzioni, pertanto il Cardinale Dalla Costa creò il Comitato di soccorso clandestino per aiutarli; Don Leto vi prese parte. Il Comitato nascondeva e trasferiva Ebrei provenienti da tutte le parti d’Europa e fu più volte messo a rischio a causa delle soffiate delle spie. Don Leto fu arrestato due volte e fu portato a Villa Triste, dove venne picchiato. Nonostante ciò resistette e, pur di salvare gli Ebrei di cui si occupava, durante il suo secondo arresto ingoiò il foglietto che aveva in tasca contenente nomi e indirizzi compromettenti. Salvò molte vite e continuò a farlo anche dopo il suo rilascio. Ne dà testimonianza il suo libro "Memorie di un vecchio prete" dove però solo un breve capitoletto è dedicato all’accaduto.