NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Dodici scienziate Ateneo di Firenze in Top italian women scientists

Riconoscimento alle ricercatrici eccellenza in campo biomedico

Scienziate dell'Ateneo fiorentino tra i top al mondo

Scienziate dell'Ateneo fiorentino tra i top al mondo

Firenze, 12 giugno 2025 - Due anni fa erano 6, l'anno scorso 9, ora 12. Sono le scienziate dell'Università di Firenze chiamate a far parte del Club delle ricercatrici 'Top italian women scientists' (Tiws), che riunisce le 113 studiose italiane in campo biomedico che si distinguono per la loro elevata produttività scientifica e l'alto numero di citazioni. Il riconoscimento, nato nel 2016 per iniziativa di Fondazione Onda - Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere Ets, è andato, per l'Ateneo fiorentino, a Maria Pia Amato, Maria Luisa Brandi, Annamaria Di Fabio, Betti Giusti, Paola Guglielmelli, Rossella Marcucci, Daniela Massi, Daniela Monti, Paola Angela Mura, Benedetta Nacmias, Linda Vignozzi, Anna Linda Zignego. Alcune delle scienziate sono state premiate oggi nel corso di un incontro a Milano presso Regione Lombardia, dedicato al riconoscimento e alla promozione del contributo femminile al mondo della scienza e della ricerca biomedica. Sempre a proposito dell'Università di Firenze è da segnalare anche l'accordo con la Città metropolitana di Firenze e Anci per una scuola di formazione permanente per il bilancio di genere. La scuola, si spiega in una nota, si propone di diventare un presidio stabile di conoscenza e competenze sul bilancio di genere, rivolto a chi opera nella pubblica amministrazione e nelle istituzioni locali. I moduli saranno fruibili online per favorire un accesso diffuso alla formazione e tratteranno varie tematiche: dai fondamenti del bilancio di genere al gender mainstreaming, passando per gli strumenti di pianificazione, le tecniche di rendicontazione e gli indicatori di impatto. Ci sarà poi spazio per i laboratori di lettura e scrittura di bilanci di genere, l'innovazione e le storie trasformative. Altri progetti che l'Osservatorio punta a realizzare sono il Gender impact score per valutare l'impatto delle politiche, e il supporto all'attuazione delle Linee guida regionali sul bilancio di genere. "L'Università di Firenze - spiega Maria Paola Monaco, coordinatrice dell'Osservatorio e delegata della rettrice all'inclusione e diversità - si conferma protagonista del cambiamento, al fianco delle istituzioni, per costruire una pubblica amministrazione più giusta, trasparente e orientata all'uguaglianza sostanziale". Per Giuditta Giunti, responsabile di settore di Anci Toscana, "come sistema dei Comuni partecipiamo con convinzione a questo importante percorso di condivisione e ringraziamo l'Ateneo fiorentino che ci ha coinvolto". ne e ringraziamo l'Ateneo fiorentino che ci ha coinvolto". "Il bilancio di genere - dichiara Michela Monaco, consigliera della Città metropolitana di Firenze delegata alle pari opportunità e all'accessibilità universale - è uno strumento convincente che sta avendo già una ricaduta importante in termini di sensibilità, educazione e distribuzione del lavoro. La collaborazione con l'Università ci consente una proposta e una verifica in termini empirici e con criteri scientifici".