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"Disturbi mentali, il momento peggiore dell’anno" Settemila pazienti seguiti dalle strutture pubbliche

Più che raddoppiati negli ultimi due mesi i casi di Tso, trattamento sanitario obbligatorio

"Purtroppo sappiamo bene che certi disturbi mentali sono legati alla stagionalità. E i periodi estivi sono certamente tra i peggiori".

Il dottor Paolo Rossi Prodi, responsabile dei servizi di salute mentale di Firenze, spiega così l’impennata di ricoveri registrati nelle ultime settimane in città nei reparti di psichiatria, con persone in forte stato di agitazione. E spesso con la necessità di Tso, trattamenti sanitari obbligatori.

Ad esempio, se Firenze registra una media di 3-4 Tso al mese, nel periodo di giugno e luglio sono state registrate una ventina di situazioni con urgenza di intervento. "Non si tratta solo di fiorentini – spiega il dottor Rossi Prodi – ma anche di stranieri che per un motivo o per l’altro si trovano in città e che reagiscono alle difficoltà con pesanti agitazioni psicomotorie, e con l’acuirsi di quelli conosciuti come disturbi da personalità bipolare".

A determinare questo contesto, forse di isolamento per gli stranieri, è stata la possibilità di tornare a viaggiare e a spostarsi dopo il lockdown.

"Succede che quando una persona è fuori dal suo paese e si trova in una situazione di difficoltà - prosegue lo psichiatra - possa reagire con una crisi di carattere psicotico –. A volte basta un fallimento di tipo professionale, affettivo, abitativo. Magari una persona è partita per un luogo con un obiettivo o un progetto di vita che non si sono concretizzati. E quindi si trova in una situazione di fragilità e sconforto. In questi casi, il caldo può essere un elemento scatenante, che peggiora determinati disturbi".

Tornando alla stagionalità, se d’estate aumentano le “escandescenze“, durante il periodo invernale, col freddo prevalgono le patologie legate alle depressione e agli stati malinconici.

"Sono circa settemila i soggetti presi in carico e seguiti dalle strutture della salute mentali di Firenze - conclude il dottor Rossi Prodi –. E in questo periodo abbiamo avuto un picco rispetto alla media dei ricoveri che abbiamo ogni anno e che si aggirano sui seicento casi. Sappiamo che le festività sono uno dei momenti più delicati, ma anche il periodo delle ferie è molto difficile e le temperature così alte complicano molte situazioni".

O.Mu.