“Diffonde odio razziale e idee discriminatorie”: le motivazioni della condanna del dj

Per kle sue trasmissioni su RadioStudio 54 Guido Gheri era stato condannato a cinque anni e sei mesi di reclusione

Firenze, 28 ottobre 2023 – Depositata la motivazione della sentenza con cui il tribunale di Firenze ha condannato, nel marzo scorso, il patron di RadioStudio 54, Guido Gheri,  a cinque anni e sei mesi di reclusione per aver diffuso idee fondate sull'odio razziale, diffamazione di un ex legale e di un ex collaboratore e, insieme alla moglie (condannata a due anni), di calunnia nei confronti dei carabinieri accusandoli, falsamente, di aver manomesso gli impianti di trasmissione della emittente in occasione dell'esecuzione del sequestro eseguito nel 2019.

«Non vi è dubbio» che Guido Gheri «propagandi e diffonda a mezzo radio a un pubblico vasto proprie opinioni e idee. Si tratta di idee razziste fondate sulla discriminazione razziale giacché è palese la distinzione tra coloro che subiscono, i cittadini italiani, e coloro che prevaricano, i cittadini stranieri in particolare quelli africani, immigrati nel paese». È un brano della motivazione. «Inoltre Gheri - spiega la giudice Virginia Mazzeo nelle 27 pagine della motivazione - ha portato a paradigma delle proprie invettive l'allora ministro Cecile Kyenge cittadina italiana ma nata in Congo, invitandola a ritornare a casa in Africa. Si tratta di una condotta per lo più ripetutamente iterata nel tempo con cui si è diffusa un'idea di discriminazione tra cittadini e soggetti extracomunitari questi ultimi responsabili dei danni alla convivenza civile del paese e in quanti extracomunitari tutti accomunati nel medesimo giudizio di arretratezza culturale e civile proprio perché extracomunitari e, in particolare, africani».