
Firenze, 23 luglio 2015 - Aveva condiviso su Facebook, nel 2012, un post di Graziano Cioni e lo aveva commentato: «Ancora parla? Con tutte le mazzette che si è intascato si è fatto la villa a San Casciano. Sceriffo dei miei c...» L’ex vicesindaco di Firenze lo querelò e, dopo gli accertamenti della polizia giudiziaria, che identificarono l’autore del post (un imprenditore, Stefano Caroti), è cominciato il processo per diffamazione. Il procedimento si è concluso ieri mattina con la condanna del Caroti ad una sanzione pecuniaria di 700 euro e un risarcimento morale di mille euro. Il legale di Cioni, l’avvocato Pasquale De Luca, non aveva fatto riferimento ai soldi, ma aveva chiesto soltanto che fosse riconosciuto il danno.