Santo Spirito, ancora un oltraggio: il sagrato come una toilette. Le foto della vergogna

In centinaia in piazza ed è subito degrado. Gli abitanti: "Subito una cancellata"

Mentre l'amica scambia la piazza per una toilette, il gruppo si fa un selfie

Mentre l'amica scambia la piazza per una toilette, il gruppo si fa un selfie

Firenze, 25 aprile 2022 - In piazza Santo Spirito il coronavirus sembra ormai un lontano ricordo. In centinaia di giovanissimi si sono dati appuntamento sulle scalinate della storica basilica per celebrare il 25 aprile. Cori da stadio, urla, bicchieri ovunque.

E alle richieste dei residenti di finirla, come a sberleffo, gli incivili di turno non solo non si sono spostati di in un centimetro ma hanno mostrato addirittura il lato B. Proprio così. Dopo aver girato le spalle alle finestre di chi vive, con nonchalance invidiabile, si sono abbassati i pantaloni e l'hanno fatta tra un'auto e un'altra. Non uno. Ma sono decine quelli che hanno scambiato la piazza per una toilette a cielo aperto.

"Lo scandaloso 25 aprile sul sagrato della Basilica di Santo Spirito, la pipí sulle facciate del luogo sacro. Non è cambiato niente. Senza cancellata è sempre lo stesso scempio dissacrante" non usa mezzi termini Camilla Speranza, portavoce del Comitato Santo Spirito. Il riferimento, infatti, è al progetto che il gruppo di abitanti ha presentato in passato. Un perimetro che possa fare da scudo al sagrato. "Occorre che la Basilica monumentale di Santo Spirito, capolavoro brunelleschiano, sito Unesco - prosegue Speranza - venga preservata 24 ore su 24 e, come abbiamo più volte sottolineato, poiché è evidentemente impossibile proteggerela 364 giorni all'anno, 24 ore su 24, con le forze dell'ordine, occorre delimitare tutto il perimetro delle scalinate con una cancellata. Le manifestazioni non possono avere luogo su un luogo sacro e facciate, sagrato ed abside non sono e non devono essere scambiate per un orinatoio. Ci domandiamo come mai a Firenze si continui a permettere tutto questo".

Padre Giuseppe e gli altri monaci di Santo Spirito, tra l’altro, hanno provato attraverso varie iniziative e l’esperimento di coinvolgere giovani "evangelizzatori" per portare in piazza una movida diversa, ma è stato tutto inutile. I soliti incivili non hanno nessuna voglia di abbandonare il proprio fortino.
Quindi il fronte dell'Oltrarno torna a compattarsi: "Una cancellata semplice, alta un metro e ottanta, con montanti verticali ogni cinque metri, due aperture e piantata direttamente sul selciato della Piazza". E quanto hanno chiesto oltre un anno fa i residenti che hanno inviato una lettera al presidente della Regione Giani, al sindaco Nardella, al cardinale Betori, al Priore della Basilica, Padre Giuseppe Pagano.
 
I residenti, nella lettera, hanno denunciato come “il sagrato di Santo Spirito, le sue scalinate, le facciate, l’abside, siano violati col peggior degrado per un uso quotidiano, diurno, serale e notturno, non consono per un luogo sacro con valenza storica, culturale, sociale e religiosa unica al mondo”.
 
In particolare la Basilica sarebbe in balia di persone che la deturpano “mangiando, bevendo alcolici, bivaccando, suonando strumenti, spacciando, facendo uso di sostanze stupefacenti” oltre naturalmente a “risse, schiamazzi, regolamenti di conti, manifestazioni non autorizzate” hanno aggiunto nella lettera i residenti. Che hanno ricordato come negli anni hanno presentato esposti e denunce alle autorità competenti ed alla Procura, corredate documentazione video-fotografiche e da rassegne stampa, senza però ottenere risultati tangibili. "A distanza di due anni siamo tornati punto e a capo. Il covid è un lontano ricordo" conclude Speranza.
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