
Mostra Dante
Firenze, 14 settembre 2021 - Un poema così universale da viaggiare sulle ali di qualsiasi tecnologia, anche la più sofisticata, con la capacità di sorprendere e di aprire sempre nuovi universi. Come quello creato da Felice Limosani all’interno della Cappella dei Pazzi, dove la Divina Commedia rivive quasi in 3D, con le incisioni di Gustave Dorè che prendono vita, si muovono, rendendo ancora più suggestivo il viaggio ultraterreno di Dante Alighieri. Il "Poeta Eterno" è il titolo del progetto multimediale inaugurato ieri nel complesso di Santa Croce. La Commedia diventa così un libro vivente attraverso la digitalizzazione delle 135 tavole delle tre cantiche illustrate dal più celebre degli illustratori di Dante, con le sue 75 tavole dell’Inferno, 42 del Purgatorio e 18 del Paradiso.
Le incisioni rielaborate si susseguono in un continuum, perfettamente in armonia con l’architettura della Cappella Pazzi.
"L’era digitale ha modificato in profondità le modalità di elaborazione e conservazione del patrimonio storico e della trasmissione del sapere - ha affermato Limosani - Non è più possibile tramandare La Divina Commedia e la vita di Dante leggendo e basta. Con questa premessa mi sono ispirato al visibile parlare che il Sommo Poeta cita nel primo girone del Purgatorio e nel canto XIV del Paradiso dove i suoi versi ci insegnano che la musica è rapimento, non comprensione". Il progetto è stato presentato ieri dal sindaco Dario Nardella, la presidente dell’Opera di Santa Croce Cristina Acidini, il viceprefetto Mattia Capecchi in rappresentanza del Fondo Edifici di culto del ministero dell’Interno, l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, il rettore della basilica padre Paolo Bocci e il segretario generale dell’Opera Stefano Filipponi. La Comunità dei Frati Minori Conventuali è presenti anche nel comitato scientifico che si avvale del coordinamento di Enrico Malato, Andrea Mazzucchi, Lucia Battaglia Ricci e Jeffrey Schnapp e della presidenza onoraria di Beatrice Garagnani Ferragamo. "La meraviglia di Dante è che, come quest’anno ci ha dimostrato, la sua opera e la sua eredità rimangono vive e attuali – ha affermato il sindaco Nardella - Siamo lieti di inaugurare un innovativo progetto culturale che l’artista Felice Limosani ha voluto fortemente realizzare nella nostra città, un progetto che unisce le nuove tecnologie alla raffinata estetica delle incisioni di Gustave Doré". La presidente Acidini ha sottolineato "il valore dell’impresa, al tempo stesso creativa e tecnologica, capace di attrarre gli spettatori nelle tre cantiche della Divina Commedia tramite le incisioni di Doré, l’illustratore in assoluto più popolare, reinterpretate e rielaborate".
Il viceprefetto Capecchi ha aggiunto che il modo migliore per valorizzare un bene comune come il complesso di Santa Croce "è di aprire lo stesso alla collettività, anche con progetti innovativi di “Digital Humanities. Il percorso multidisciplinare dell’artista Felice Limosani, è pienamente orientato a fornire un significato alla solidarietà digitale come forma di relazionalità inclusiva".