REDAZIONE FIRENZE

Dalla Mercafir a Leopoli Il viaggio della speranza

Dodici tonnellate di aiuti in partenza oggi per le zone di guerra. Le Misericordie riporteranno in Italia sessanta minori, alcuni con le madri e altri da soli

Dai capannoni della Mercafir, a Firenze fino a Milano via camion. Da lì dodici tonnellate di aiuti diretti alla popolazione ucraina saranno stivate su un Airbus 320 e spedite stamattina a Lublino, in Polonia, vicino al confine ucraino. E lo stesso aereo tornerà con circa 60 minori, alcuni accompagnati dalle madri, altri soli. L’operazione la firma la Federazione nazionale delle Misericordie, che ha affiancato quella Toscana e il coordinamento fiorentino. Una notizia rilanciata anche dal sindaco Dario Nardella, che ieri, alla vigilia della partenza del carico, ha fatto visita proprio alla Mercafir: "Abbiamo dedicato un’ora del nostro tempo ai volontari della Misericordia e sono rimasto impressionato dalla quantità straordinaria di beni di prima necessità", compresi farmaci e dispositivi medici e sanitari "accumulati in uno dei più grandi capannoni della Mercafir". Stamattina, quindi, partirà da Linate "un aereo cargo, un Airbus 320 messo a disposizione da Ita Airways, che ringrazio". Arrivati a Lublino, conclude, sarà la volta di "una colonna di camion che arriverà al centro di smistamento di Leopoli" per raggiungere anche Kiev. "Stamattina (ieri per chi legge, ndr) ho mandato le foto al sindaco Klitschko per fargli vedere che Firenze c’è", conclude. E prosegue: "Il livello di accoglienza è molto alto. Nell’area metropolitana fiorentina siamo oltre i 1.500 rifugiati, di cui quasi la metà minori, spesso anche bimbi molto piccoli. La Protezione civile ha stabilito il meccanismo diretto degli aiuti ai rifugiati almeno per 90 giorni. Poi, secondo l’evoluzione della guerra, vedremo cosa succederà. Noi ci atteniamo a questo meccanismo", anche se "continua la grande generosità delle famiglie fiorentine. Alcune di queste sono state già inserite nella rete degli affidi, che sono procedure delicate e complesse".

Intanto la rete intrecciata in Toscana per l’accoglienza dei rifugiati ucraini può contare anche sull’impegno di Oxfam. Da ieri infatti sono attive tre unità mobili a Firenze, nell’area del Chianti e a Grosseto (dov’è presente la più grande comunità ucraina della regione e si contano oltre 500 arrivi a marzo). "Gli operatori che ne faranno parte potranno informare sui servizi disponibili sul territorio, offrire assistenza legale o psicologica, aiutare i ragazzi a tornare a scuola. Al momento, infatti, oltre 6.700 profughi ucraini sono stati accolti dalle famiglie toscane, oltre 720 si trovano nei centri di accoglienza straordinaria e più di 550 si trovano in strutture alberghiere", si spiega.