Da Pirandello-avatar ai visori per immergersi nella Divina Commedia. A Didacta la scuola del futuro è realtà

Fino a venerdì appuntamento alla Fortezza da Basso. Stamani inaugurazione coi ministri Valditara e Bernini

Il ministro Valditara a Didacta

Il ministro Valditara a Didacta

Firenze, 20 marzo 2023 - Studenti che grazie ai visori possono ‘immergersi’ nelle atmosfere della Divina Commedia, avatar dei grandi della letteratura per dar vita a lezioni, a detta degli esperti, più affascinanti e coinvolgenti. La scuola del futuro approda per la sua settima edizione alla Fortezza Da Basso, dove stamani è stata inaugurata Didacta Italia alla presenza, tra gli altri, dei ministri Giuseppe Valditara ed Anna Maria Bernini, del presidente Eugenio Giani, dell’assessore Sara Funaro, della rettrice Alessandra Petrucci. E, ancora, del presidente di Firenze Fiera Lorenzo Becattini e della presidente di Indire Cristina Grieco.

1780 gli eventi complessivi che fino a venerdì animeranno la Fortezza da Basso, dove si sono date appuntamento 430 aziende. Quest’edizione è dedicata a Don Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani, «padre e maestro della gioventù» nel ricordo di Giovanni Paolo II.

Grande protagonista l’intelligenza artificiale, che entra in aula sia sotto forma di avatar che come robot o registri elettronici dotati di assistente virtuale. Ecco che grazie ai visori gli studenti possono esplorare il sistema solare, sperimentare incontri ravvicinati con gli animali o viaggiare direttamente nel cuore della terra. Ma ci si può anche calare nell’Inferno di Dante per vivere “un’esperienza fisica che rende poi la lettura dei Canti molto più affascinante ed anche comprensibile”, come spiega Francesca Leon, manager culturale di Ett Spa, che ha creato una nuova piattaforma ‘SchoolChain’, che permette al docente di gestire a 360 gradi la classe in digitale. Ecco che il docente costruisce i contenuti e genera “avatar parlanti” che possono avere le sembianze di Leopardi o di Manzoni. In questo modo, gli studenti si avvicinano ai Promessi Sposi ascoltando e vedendo, sullo schermo, l’avatar del grande autore.

Tempi bui per la professione di docente? “Assolutamente no - concordano nei vari stand presenti a Didacta sull’intelligenza artificiale -. La figura del docente resta fondamentale, insostituibile. È lui che dà le informazioni agli avatar, che possono poi anche essere d’ausilio ai ragazzi alle prese coi compiti a casa”. Insomma, il prof virtuale come aiuto per spiegare nuovamente argomenti poco compresi in aula.

Ancora, spazio alla realtà aumentata per vedere ad esempio il polmone in forma tridimensionale e poterlo ‘aprire’ per capire meglio come funziona. Di intelligenza artificiale ha parlato anche il ministro Valditara: “Non la temo se è governata dall’uomo, che resta al centro. Mai perdere di vista, infatti, il concetto di scuola umanizzata”. Nel suo dialogo con don Giuliano Giacomazzi, direttore generale della Federazione nazionale del centro nazionale opere salesiane, il ministro dell’Istruzione ha poi parlato della riforma del ‘4+2’ che, ha sottolineato, “risponde alla necessità di mettere in forte collegamento la scuola col mondo del lavoro. E supera quella concezione piramidale dell’istruzione superiore. L’intelligenza è varia e multipla e dunque è doveroso diversificare l’offerta, potenziando l’istruzione tecnica e professionale, incrementando lo studio delle materie di base, facendo ricerca e puntando sulla qualità, senza comprimere i programmi ministeriali. Quella del ‘4+2’ è una riforma complessa su cui puntiamo molto”. Con l’occasione, Valditara ha anche fatto sapere che “ai 2100 ragazzi già iscritti ai nuovi percorsi per il prossimo anno scolastico se ne stanno aggiungendo molti altri, che dunque hanno deciso di passare dal quinquennale al quadriennale”. Per il ministro, sono due i “valori forti della scuola: libertà e lavoro. È attraverso l’istruzione che il giovane riesce a realizzare i propri sogni e le proprie aspirazioni”.

Per la prima volta, poi, Didacta si apre alle università che, ha evidenziato il ministro Bernini, “danno tanto alle comunità che le ospitano. Non sono solo formazione e ricerca. Sono formazione di civicità. E dunque i cittadini devono sapere che le università hanno abbattuto quelle mura che un tempo le dividevano dalle città”.

Ma a Didacta si parla anche di nuovi ambienti scolastici, che vengono maggiormente incontro ad una didattica di tipo laboratoriale, di metaverso e di educazione musicale. E poi gli spazi per i bambini fino a 6 anni, le biblioteche innovative e l’Erasmus. Tra i protagonisti, la Regione Toscana che torna a Didacta Italia con un’area alle Ghiaie per confrontarsi su molti temi, dai nidi gratis all’offerta degli Its toscani.

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