Da Firenze al Nuovo Mondo. A New York grande festa per l’arrivo 500 anni fa di Giovanni da Verrazzano

Anche il governatore toscano Giani alla celebrazioni nella Grande Mela "Per gli italo-americani è davvero un mito, al pari di Cristoforo Colombo".

Da Firenze al Nuovo Mondo. A New York grande festa per l’arrivo 500 anni fa di Giovanni da Verrazzano

Da Firenze al Nuovo Mondo. A New York grande festa per l’arrivo 500 anni fa di Giovanni da Verrazzano

NEW YORK

Il presidente della Regione sulla tracce di Giovanni Da Verrazzano, cinquecento anni dopo il giorno in cui il navigatore fiorentino entrò per la prima volta nella città di New York. Nel corso del ‘Verrazzano Day’ Eugenio Giani ricorda il grande navigatore toscano nato e vissuto fra Firenze e la tenuta dei Verrazzano a Greve e lo fa dalla ‘Grande Mela’, deponendo dei fiori presso il monumento a lui dedicato e successivamente commemorandolo insieme al sindaco della metropoli statunitense Erik Leroy Adams.

"Esattamente cinque secoli fa - racconta il presidente Giani - il navigatore fiorentino fu il primo esploratore a entrare nella baia che poi vide la costruzione della città di New York. Lo fece mentre stava navigando, per conto del Re di Francia sul veliero Dauphine, lungo le coste orientali degli attuali Stati Uniti d’America. Nel suo diario Giovanni Da Verrazzano quel giorno scrisse: ‘Un sito gradevole, situato tra due piccole ma prominenti colline tra le quali scorre al mare un fiume molto grande’. Si trattava dell’attuale baia di Hudson, un’insenatura profonda e ben protetta, un porto naturale che si allungava tra terre ricoperte di foreste e piante lussureggianti. Fu proprio Da Verrazzano a capire che si trovava in un nuovo mondo e non sulle coste asiatiche dove, erroneamente, credeva di essere arrivato 30 anni prima l’altro grande esploratore italiano Cristoforo Colombo".

Il presidente della Regione a New York ha ricordato anche l’inaugurazione del ponte dedicato a Verrazzano, che collega Staten Island a Brooklyn, voluto nel 1964 dall’Italian Historical Society of America. All’epoca era il ponte ad arco sospeso più lungo del mondo e, grazie a due torri alte oltre 200 metri, collegava le due comunità italiane più numerose della città. "Per gli italo-americani - commenta Giani - Giovanni Da Verrazzano è un mito, al pari di Cristoforo Colombo. Ma se pensiamo agli americani - commenta Giani - la figura di Giovanni Da Verrazzano è ancora più mitizzata perché il navigatore toscano cercava un rapporto positivo con i nativi. Il navigatore fece tre viaggi sull’attuale costa statunitense tra il 1526 e il 1528, ma proprio in quell’occasione fu ucciso in occasione di agguato subito da nativi locali, probabilmente vittima di cannibalismo".

Non solo Stati Uniti: per celebrare il 500° anniversario, a Greve è arrivata una delegazione americana, proveniente da Rehoboth Beach, comune col quale Greve stringe un legame istituzionale dal 2010. E l’altro giorno al consolato generale Usa di Firenze si è tenuto un incontro tra il sindaco e il vicesindaco di Greve, la console generale americana Daniela Baillard e l’ambasciatore Usa Jack Markell. Una delle prime iniziative, che ha battezzato il programma delle celebrazioni per il cinquecentenario di Giovanni da Verrazzano, è l’apertura della mostra di pittura, inaugurata domenica al Museo San Francesco, ‘Giovanni da Verrazzano 2024: un ponte artistico fra Greve e gli Usa’.

Davide Costa

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