Firenze. Cupola del Duomo, frammenti caduti: ipotesi maltempo. “Prima del Covid l’ultima verifica”

Luchetti, direttore dell’Opera: “La cupola viene monitorata due volte l'anno. Investiamo circa 10milioni l'anno di manutenzioni su tutto il complesso monumentale”

Controlli sulla Cupola del Duomo di Firenze (Foto New Press Photo)

Controlli sulla Cupola del Duomo di Firenze (Foto New Press Photo)

Firenze, 31 maggio 2023 - “Nella tarda serata di venerdì scorso, a monumento oramai chiuso, dopo le 19.30, si è verificato un distacco di materiale pietroso dall'intercapedine interna della cupola. Alcuni frammenti sono caduti anche sulle scale interne della stessa. Le prime verifiche, effettuate nell'immediatezza dell'accaduto, non hanno evidenziato rischi per il monumento.

La mattina dopo, dalle 6, sono iniziate le verifiche tecniche con personale interno dell'Opera, le quali hanno permesso di escludere la possibilità di ulteriori distacchi. E' stato quindi possibile riaprire il monumento, dalle 10, in totale assenza di rischi per il personale e per il pubblico".

(Foto New Press Photo)

Lo dichiara Lorenzo Luchetti, direttore generale dell'Opera di Santa Maria del Fiore, commentando quanto emerso nelle scorse ore, ed avvenuto appunto venerdì scorso, ovvero il distacco di materiale pietroso dalla Cupola del Duomo di Firenze.

“Le verifiche noi le facciamo costantemente. L'Opera di Santa Maria del Fiore investe circa 10milioni l'anno di manutenzioni su tutto il complesso monumentale - prosegue Luchetti -. La cupola viene monitorata due volte l'anno e, nel caso specifico, stiamo parlando di uno degli 'occhi’ che è posizionato nella parte più alta della cupola, che è una delle parti dove la gru non riesce ad accedere; quindi, noi lì accediamo soltanto tramite calate che vengono effettuate dai nostri operai. Le calate vengono effettuate normalmente due volte l'anno: nello specifico, le ultime sono state effettuate prima del Covid, perché ancora non abbiamo finito tutta l'attività formativa relativa alla possibilità per gli operai di fare questo tipo di calata”. Il distacco di materiale pietroso, ha precisato Luchetti, era pari a circa 7-8 chili.

“Il problema - aggiunge il direttore dell’Opera, - deriva dal fatto che stiamo parlando di un materiale che è lì da oltre 600 anni e che quindi soffre l'usura del tempo: questo è un dato di fatto oggettivo. Noi facciamo tutto il possibile per ridurre al massimo il rischio di eventi di questo tipo, ma questi eventi non sono annullabili. Ciò che possiamo fare lo facciamo con il massimo impegno. Un rischio di questo tipo non poteva essere previsto perché non possiamo prevedere questo tipologia di evento; lo gestiamo quando accade e, nel corso del tempo ,con le attività di monitoraggio”.

Tra le ipotesi sulla causa del distacco, c'è anche il maltempo. “Una delle ipotesi che è stata fatta dall'Università di Firenze e dai nostri tecnici - ha aggiunto, - è che il materiale possa essere stato investito dalla grossa grandinata che c'è stata ultimamente su Firenze e che questa possa aver accelerato il distacco della massa pietrosa”. Infine, rispondendo ai sindacati che sostengono di aver chiesto una relazione tecnica, mai ottenuta, il direttore generale ha detto che a lui “non ha chiesto nulla nessuno”.

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