Firenze, paura alla stazione di Santa Maria Novella, crolla porzione di pensilina

E' accaduto dalla parte di via Valfonda. Le Ferrovie: "L'ultima verifica fatta a giugno non aveva evidenziato particolari criticità". La vicesindaca Giachi polemica: "La verifica a quanto pare non è stata efficace"

Il danno alla pensilina (New Press Photo)

Il danno alla pensilina (New Press Photo)

Firenze, 26 luglio 2019 - Crollo alla stazione di Santa Maria Novella a Firenze. E' venuta giù nella notte tra giovedì e venerdì una porzione interna di tetto della pensilina che si trova lato via Valfonda. Un boato ha accompagnato il crollo. Fortunatamente lì sotto in quel momento non c'era nessuno, vista l'ora tarda, intorno alle 2.

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Non ci sono dunque feriti. Ma se fosse accaduto durante l'orario di punta il bilancio sarebbe stato grave. Alcuni passanti hanno chiamato i vigili del fuoco. Sono intervenuti gli uomini del comando di Firenze, che hanno provveduto alla messa in sicurezza della zona. 

Diverse le foto apparse sui social di persone che passavano nella zona. Il materiale (calcinacci, pezzi di intonaco) è finito sulla strada. Di prima mattina i primi operai hanno iniziato l'intervento di rimozione del materiale stesso e di riparazione. La zona è stata transennata. 

Sono stati avviati, da parte di Grandi Stazioni rail e della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Firenze, gli accertamenti per stabilire le cause del distacco improvviso.

Il distacco, spiega una nota, non ha provocato danni a persone e non ha interessato la struttura complessiva della pensilina. La pensilina, costruita negli anni '30 e sottoposta a vincolo monumentale, è soggetta a verifiche periodiche semestrali. L'ultima, fatta nel giugno 2019, dicono da Ferrovie dello Stato, "non ha evidenziato particolari criticità che potessero far prevedere distacchi improvvisi del rivestimento. I tecnici di Grandi Stazioni rail sono al lavoro per la graduale riapertura dei varchi di stazione non ancora utilizzabili. La messa in sicurezza dell'area è già stata ultimata".

LA VICESINDACA GIACHI -  ''Siamo preoccupati e costernati. Ci vuole maggiore impegno per la cura di questa infrastruttura così importante. Non vorremmo che questo episodio denunciasse uno stato manutentivo carente o disattento''. Lo ha detto la vicesindaca Cristina Giachi commentando il distacco improvviso.  ''In questi anni - ha aggiunto la vicesindaca - abbiamo visto un grande impegno nel restyling degli spazi commerciali, con molti negozi che hanno aperto. Siamo stati disponibili anche a creare disagio ai cittadini realizzando le barriere di sicurezza per impedire l'attraversamento a chi non ha il biglietto. E l'abbiamo accettato per rispondere alle esigenze di messa in sicurezza dei binari e lasciare la possibilità a Grandi Stazioni di gestire nel modo più efficace la sicurezza. Non vorremmo, però, che la sicurezza venisse a mancare laddove si tratta di mantenere in buono stato un bene importante e strategico come questo. Non dimentichiamo che quella di Santa Maria Novella è l'unica stazione monumentale esistente in Italia e la quarta per numero di passeggeri: 60 milioni di persone transitano qui ogni anno''. ''Ci sono ancora molti interventi da fare, come la sostituzione dei corpi illuminati - ha ricordato la vicesindaca Giachi - insomma non siamo contenti di come la stazione viene tenuta e mantenuta e vorremmo vedere un maggiore impegno, corrispondente agli sforzi che la città sta facendo per ospitare questa infrastruttura fondamentale per lo snodo ferroviario italiano, per la sua bellezza e importanza''.  Secondo le agenzie di stampa - ha concluso Giachi - la pensilina, costruita negli anni '30 e sottoposta a vincolo monumentale, è soggetta a verifiche periodiche semestrali. L'ultima, fatta nel giugno 2019, non ha evidenziato particolari criticità che potessero far prevedere distacchi improvvisi del rivestimento. Un mese dopo si è verificato un crollo che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. La verifica, a quanto pare, non è stata così efficace come avrebbe dovuto essere in realtà''.

LE MODIFICHE ALLA VIABILITA' - "Invito Grandi Stazioni a intervenire quanto prima in modo da ridurre i disagi alla circolazione". Lo ha detto  l'assessore alla mobilità Stefano Giorgetti. Per consentire le operazioni di rimozione dei detriti prima e di messa in sicurezza successivamente, è stato necessario chiudere una corsia di marcia e l'area dedicata alla sosta. Rimane quindi percorribile una sola corsia: pertanto è stato istituito un senso unico in direzione piazza Stazione-scalette con revoca della corsia preferenziale e attraversamento della tramvia. Taxi e veicoli in uscita dal parcheggio sotterraneo devono quindi dirigersi obbligatoriamente verso le scalette e verso via della Scala oppure, se diretti in via Valfonda, verso piazza dell'Unità e poi riprendere la corsia di piazza Stazione con direzione viali.

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