
Firenze, 8 marzo 2023 – I dipendenti della Fondazione del Teatro del Maggio musicale fiorentino hanno ricevuto oggi una comunicazione da parte della sovrintendenza dell'ente lirico in cui si comunica che nonostante l'erogazione del contributo della Città Metropolitana non è possibile per la Fondazione pagare gli stipendi entro il 10 marzo.
È quanto si apprende dai sindacati. Da quanto emerso, la decisione farebbe seguito a note arrivate dal ministero. Cgil e Cisl annunciano che lunedì prossimo saranno presenti in Consiglio comunale a Firenze.
I conti in rosso e il nuovo soprintendente
Quella del Maggio è una ferita per la città. Che a cadenza quasi regolare si riapre e sanguina. C’è tempo fino a giugno per far quadrare i conti del bilancio. Un tempo che dovrà servire a portare a casa i soldi di sponsorizzazioni già promesse che hanno bisogno di essere formalizzate. E’ un lavoro che il sindaco Dario Nardella, che della Fondazione è presidente, farà con il nuovo sovrintendente. Il nome c’è già. Il sindaco lo tiene in serbo per sottoporre al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano la terna (un proforma) dalla quale uscirà il prescelto. Nardella è in contatto stretto con il ministro Sangiuliano, insieme ne hanno già parlato. L’accordo c’è.
Sul fronte Maggio sono intervenuti anche i sindacati. "La situazione attuale del nostro teatro è decisamente complessa e necessita di trovare presto una soluzione adeguata a quella che si è manifestata essere una governance non idonea", dicono la Slc Cgil e Fistel Cisl. Il sindacato Fials auspica poi che "la scelta del nuovo sovrintendente della Fondazione sia nell’ottica della continuità artistica, salvaguardando il livello qualitativo delle produzioni del teatro" e che sia dato seguito al "brillante percorso intrapreso con il maestro Gatti nonché allo storico legame con il maestro Mehta".