Firenze, 17 dicembre 2023 – Tra influenza , Covid e altre sindromi parainfluenzali, centinaia di fiorentini sono a letto con febbre alta, raffreddore, tosse e dolori. Ma non è ancora niente: il picco, prospettano i vertici della sanità, arriverà a metà gennaio. Per un altro mese continueranno a salire i casi. Meglio dunque prevenire e tutelarsi con vaccini antiCovid e contro l’influenza, anche effettuandoli in contemporanea. In due open day sarà possibile presentarsi nei presidi sanitari senza prenotazione e sottoporsi all’inoculazione del vaccino contro il coronavirus.
Il 21 dalle 14 alle 18 e il 22 dalle 8,30 alle 12,30 è a disposizione a Firenze il punto vaccinale di San Salvi, con accesso dal numero civico 12. Per chi preferisce spostarsi verso l’empolese, accessibile negli stessi orari anche il presidio di via dei Cappuccini 79 a Empoli. In provincia di Firenze, sono aperti nel pomeriggio di giovedì prossimo (orario 14-18) i presidi di Sesto Fiorentino ((via Gramsci 561), Figline Valdarno (via Giovanni da Verrazzano 2), Barberino del Mugello (via 1° Maggio 36). Il 22 dicembre invece in orario mattutino dalle 8,30 alle 12,30, accesso senza prenotazione possibile a Lastra a Signa (via Livornese 277 presso l’Alfa Columbus), Pontassieve (via Tanzini 23) e Borgo San Lorenzo (viale della Resistenza, angolo via Gobetti). La vaccinazione anti Covid è rivolta a tutte le persone fragili, agli over 60, le categorie di lavoratori a rischio contagio, ma in generale tutta la popolazione, con una particolare raccomandazione per chi frequenta anziani o parenti e amici con patologie che potrebbero essere aggravate da un eventuale contagio.
I dati ufficiali della sanità raccontano una crescita di casi positivi, ma è solo quanto emerge ufficialmente: la maggior parte delle persone non si sottopone ai tamponi o lo fa a casa senza poi segnalare la positività al sistema sanitario. C’è un aumento anche di ricoveri un po’ in tutti gli ospedali, confermano dalla direzione della Asl, di persone con problematiche cliniche che risultano poi anche positivi, dunque con aggravamento delle loro patologie: seppur non ci sia un vero e proprio allarme, meglio stare attenti anche per non appesantire il carico sul sistema dell’assistenza sanitaria.
In contemporanea poi appunto c’è l’influenza, che ha gli stessi sintomi e dura vari giorni, e sindromi parainfluenzali che possono colpire – seppur in bassa percentuale – anche i vaccinati. Al di là degli open day, i vaccini sia contro l’influenza che contro il Covid possono essere richiesti sempre ai propri medici di base, ma anche ai presidi sanitari prenotandosi sul portale della Regione.