Firenze in crisi, sciacalli sui ristoranti. "Arrivano proposte indecenti"

La denuncia di Cursano (Conf commercio): "Arrivano offerte per rilevare i locali a prezzi stracciati". La categoria è in allarme: secondo un’indagine dei Ristoratori Toscani, a primavera uno su 4 chiuderà

Pasquale Naccari

Pasquale Naccari

Firenze, 17 novembre 2020 - Speculatori senza scrupoli che girano per la città alla ricerca di locali da rilevare a un valore di gran lunga inferiore a quello del mercato. Basta dare un occhio ai principali siti di annunci di immobili in vendita per rendersene conto: decine e decine le attività sul mercato. Non hanno perso tempo, dunque, gli sciacalli della crisi da Covid, come per gli alberghi: sono consapevoli di avere a che fare con commercianti indeboliti psicologicamente ed economicamente.

"Noi stiamo mettendo in guardia le nostre aziende da questo tipo di predatori, non tutti sono in buona fede. Purtroppo, anche se le persone hanno paura a esporsi, ci sono stati casi di imprenditori che hanno ricevuto offerte di acquisto"; è una furia Aldo Cursano, presidente di Confcommercio Firenze. "Si tratta di singoli o società che vorrebbero approfittare del periodo di disperazione che stiamo vivendo – prosegue -, a volte dicono che insieme all’azienda rileverebbero anche i debiti ma non sempre è così. Bisogna fare molta attenzione. Al Governo chiediamo di non lasciare sole le imprese, soprattutto nei centri storici siamo in terapia intensiva ed è più facile che imprenditori, oramai con i debiti fino al collo, cedano. E’ a rischio un modello, la nostra storia".

"Purtroppo sono diverse le segnalazioni di gestori che hanno avuto alcune proposte di acquisto delle attività. Compratori che cercano l’affare da portare a casa approfittando della debolezza che tanti di noi, che non riescono davvero ad arrivare a fine mese, stanno vivendo. Stiamo cercando di tenere duro ma anche il Governo deve aiutarci assolutamente" non usa mezzi termini Pasquale Naccari, presidente di Ristoratori Toscana, il gruppo che il 4 novembre è partito da Ponte Vecchio per arrivare a piedi a Roma il 13 novembre. Si sono sobbarcati per dieci giorni centinaia di chilometri sul vecchio percorso dei pellegrinaggi, resistendo alla fatica fisica e alle tendiniti in agguato. Ma ce l’hanno fatta. Conte ha ricevuto una loro delegazione a Palazzo Chigi subito dopo la manifestazione al Pantheon.

"Per i ristori - ha detto il premier Conte a Pasquale Naccari - abbiamo messo in campo risorse ingenti raddoppiando i contributi della primavera. Il mio impegno è che questo governo farà tutto ciò che è necessario per uscire da questo periodo".

"Il premier – riprende Naccari – ha detto che valuterà alcune nostre richieste come il blocco mutui, leasing e sfratti. Noi prima di applaudire aspetteremo di valutare i fatti". A testimoniare la drammaticità della situazione i numeri: secondo gli ultimi dati dei Ristoratori Toscana, sulla base di un’indagine effettuata tra i propri associati, il 25% rischia di chiudere per sempre la prossima primavera.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro