Covid, il Mugello tira un sospiro di sollievo

Nessun nuovo positivo dai primi 150 test. Fra i contagiati non ci sono casi gravi. Rossi: "Monitorare chi arriva da Romania e Bulgaria"

Coronavirus

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Firenze, 28 luglio 2020 - L’allerta resta alta, ma il Mugello tira un sospiro di sollievo. Nessun nuovo caso è emerso ieri fra Borgo San Lorenzo e Scarperia e la situazione sembra ora sotto controllo. Un dato doppiamente positivo considerando che ieri sono arrivati i risultati dei primi 150 test su un totale di 250 persone considerate a rischio e che, proprio per questo, sono al momento in quarantena. Sono in gran parte di giovani, con un’età media di 20/25 anni, tutti legati da rapporti di amicizia, parentela o lavoro. Si cerca intanto di fare chiarezza anche sull’origine del "cluster", termine che indica un grappolo, un gruppo di casi collegati fra loro.

Non ci sono ancora informazioni ufficiali ma tutto potrebbe essere partito da una persona recentemente rientrata dall’estero, in particolare dall’Est Europa, che sarebbe poi stata in contatto con vari amici, fino ad arrivare al giovane animatore dei centri estivi dal quale è scattato l’allarme. "La situazione al momento è sotto controllo – ha spiegato ieri l’assessore regionale alla Salute, Stefania Saccardi – anche se l’allerta resta e i controlli vanno avanti". "Il fatto che fra i nuovi 150 tamponi fatti non ci siano casi di positività è un buon dato – ha detto Renzo Berti, direttore del dipartimento prevenzione Ausl Toscana Centro –. Ora attendiamo gli altri risultati. Le persone coinvolte sono prevalentemente giovani, ma nessuno è in gravi condizioni né tantomeno ricoverato. Alcuni si sono trasferiti nell’albergo sanitario, altri sono a casa, ma la situazione sembra sotto controllo". Al momento i positivi restano 13: otto appartenenti alla stessa famiglia, un ragazzino di 13 anni e tre operatori del campo scuola e un amico dell’animatore. "I contagi sono stati in gran parte di tipo familiare – commenta il sindaco di Borgo Paolo Omoboni –. L’attenzione resta alta, in attesa dei risultati dei 100 ulteriori tamponi".

Intanto la Toscana punta a rafforzare i controlli nei confronti dei cittadini che arrivano dall’estero e soprattutto dai Paesi in cui il virus si sta rafforzando. "Il ministro Speranza ha giustamente disposto 15 giorni di isolamento obbligatorio per chi proviene da Romania e Bulgaria – ha scritto ieri il presidente della Regione, Enrico Rossi -. Questo provvedimento è già in vigore per tutti i paesi extra Schengen ed extra Unione Europea. La decisione di estenderlo è motivata con il fatto che in quei due Paesi il livello del contagio è elevato e in crescita. Ora si tratta di applicare questa misura in modo coerente, facendo informazione agli aeroporti, nei punti di arrivo e con iniziative mirate a favore delle comunità i presenti nel nostro Paese e di chiunque provenga da quelle nazioni. In Toscana, i romeni, cittadini europei dal 2007 sono più di 80mila. Per loro, oltre che agli aeroporti, si devono garantire controlli anche alle stazioni dei pullman. I Bulgari sono poco più di 3mila ma anche per loro si devono fare iniziative simili. Cercherò gli ambasciatori dei due Paesi per informarli e chiedere loro di collaborare".  

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