
Firenze, 12 agosto 2021 - Certe notti a Coverciano somigliano a un incubo che si materializza sotto forma di schiamazzi, sgommate di motorini, pallonate, alcol e musica ad alto volume. Un inferno che toglie il sonno alle famiglie tra via Martini e via Novelli, nel cuore di uno dei quartieri-gioiello della città, dove però, di notte, imperversano gruppi di ragazzini che, privati delle discoteche, si sfogano nel giardino pubblico. «Viviamo nell’ormai dimenticato quartiere di Coverciano e siamo disperati: tutte le notti veniamo svegliati dalla confusione che proviene dal giardino di via Martini, all’angolo con via Novelli, uno dei pochi a Firenze che non è chiuso da cancelli", racconta Cristina, mamma esasperata che ogni mattina si deve alzare alle 6,30 per andare a lavoro. "Tra viavai di auto, motorini di ragazzi, grida, partite a pallone, festini a base di alcol e musica, dormiamo di media tre ore a notte – continua Cristina –. L’altra mattina alle 6,30 c’era gente che urinava tranquillamente. Certe volte ci vediamo costretti a lasciare nostro figlio dai nonni per riuscire a farlo dormire senza essere svegliato nel cuore della notte". Un confronto con questi ragazzi pare impossibile: "Abbiamo paura di ripercussioni, una soluzione potrebbe essere chiudere l’accesso ai giardini durante la notte", suggerisce Alessio, marito della donna. "Non sappiamo più chi chiamare – continua la coppia –, carabinieri e polizia dicono che non hanno volanti e che la competenza è del corpo di polizia municipale, poiché loro non possono entrate nel giardino. Capiamo benissimo che in tutta Firenze ci siano casi più gravi da gestire, ma per noi e penso anche per il quartiere è diventata una situazione insostenibile". Michele Pierguidi , presidente del Quartiere 2, conosce bene il problema e si è già attivato per denunciare la situazione: "Da quando abbiamo reso più viva l’area lato Montagnola, nel giardino pubblico compreso fra via Cristiani, via D’Annunzio e via Novelli, le cattive frequentazioni si sono spostate verso i giardini di via Martini, con attività di spaccio che abbiamo segnalato più volte alle forze dell’ordine chiedendo più controlli nelle ore notturne. Purtroppo sono giardini aperti, non è prevista la recinzione e al momento l’unico modo per scoraggiare pusher e gruppi fastidiosi di giovani è aumentare i controlli". In futuro magari si potrà sperimentare qualche progetto sullo stile de ’La Montagnola’, diventato ormai un punto di riferimento estivo dove si mangia e si sta in compagnia grazie a serate culturali e ad attività per tutta la famiglia. "Un altro esempio da seguire è lo spazio Lumen in via del Guarlone – prosegue Pierguidi – L’area è stata salvata dal degrado e dall’abbandono e ora è diventata un centro di cultura e socialità che richiama giovani e famiglie". Un piccolo miracolo dopo tanti sforzi e tentativi, come accaduto per il parco del Mensola: "Un altro successo incredibile – conclude Pierguidi – con tante persone a passeggio e iniziative che richiamano appassionati di corsa e non solo". Segno tangibile che certi incubi si possono affrontare, e cancellare, con perseveranza e con la forza dell’aggregazione.