’Cospito libero’. ’Alfredo fuori dal 41 bis’. ’Tutti fuori dalle galere’. La galassia anarchica si stringe solidale ad Alfredo Cospito, detenuto al 41 bis – il carcere duro – militante anarco insurrezionalista condannato per udo di armi: ha gambizzato un dirigente. Scritte inneggianti al recluso sono comparse al Liceo Scientifico ’Leonardo Da Vinci’ e al Liceo ’Niccolò Machiavelli’.
In almeno un caso con tanto di firma: l’ultraconosciuto cerchio nero attraversato da una folgore. Simbolo che non è una prerogativa anarchicca, piuttosto il simbolo degli squatters, utilizzato da chi occupa case come un graffito, sui muri del palazzo occupato.
In altri giorni le scritte sarebbero passate più in cavalleria; non agli investigatori che monitorano ogni protesta potenzialmente pericolosa, di sicuro alla grande massa disattenta.
Il fermento di una certa area è evidente, palese. Una busta con allegati un proiettile e un biglietto con scritte intimidatorie e minacce nei confronti di magistrati e giudici, è stata recapitata al direttore de ‘Il Tirreno’. "Chiara – dicono gli investigatori – la matrice anarchica". Ampia la solidarietà espressa al collega dagli ambienti politici, di categoria, sindacale. Ed è di pochi giorni orsono l’arresto da parte della Digos su ordine del giudice di Antonio Recati, 28 anni, presunto autore di 6 attentati tra il 28 agosto ed il 28 dicembre sull’Alta Velocità Firenze-Bologna, nei tratti S. Piero a Sieve e Firenzuola. Reati ipotizzati: attentato alla sicurezza dei trasporti e associazione con finalità di terrorismo. Preoccupano inquirenti e investigatori il proselitismo e il timore d’una saldatura possibile tra realtà anarchiche diverse: quella ’movimentista’ (contro l’intimidazione fisica, l’azione punitiva, l’attentato e la violenza indiscriminata come metodo di lotta). E quella che fa capo alle frange estremiste del Fai-Fri, Federazione anarchica informale-Fronte rivoluzionario internazionale: insieme di cellule indicate dai servizi come ’movimento terroristico a struttura orizzontale’. Con il Viminale che vede tali manifestazioni d’appoggio e di solidarietà un possibile innalzamento del livello di pericolosità.
giovanni spano