Corsa Pd È subito brivido Schlein Niente nomenklatura, parla la gente

La candidata alla segreteria parte dalla Toscana con il suo tour. Oggi a Firenze sarà a Vie Nuove. Chi sta con Bonaccini comincia a temere la forza del suo appeal di donna giovane e (troppo) di sinistra

di Ilaria Ulivelli

Dalla manifestazione di Roma "contro questa manovra iniqua verso i più fragili e senza slancio per il futuro delle giovani generazioni", Elly Schlein chiama a raccolta il popolo del Pd alla conquista del congresso. Dopo aver toccato Palermo oggi per Schlein le quattro tappe toscane (Livorno, Pisa, Firenze e Siena) "del viaggio attraverso l’Italia a incontrare e ascoltare le ragioni delle persone e dei territori, dei circoli del Pd e delle comunità intorno".

E un brivido scuote chi sta con Bonaccini, a parte il presidente del comitato Dario Nardella che ieri ha rimesso in riga Carlo Calenda ("In amicizia, ma facciamo che tu ti occupi di Azione e noi del Pd", ha detto) colpevole di aver sbandierato ai quattro venti che il profilo del presidente emilianromagnolo "è più affine a noi", ma il problema "non è il segretario" piuttosto "quel che c’è dentro il Pd", "due partiti: uno riformista liberaldemocratico che è molto vicino a quello che diciamo noi e uno qualunquista vicino al M5s".

Il tema e il timore nel comitato Bonaccini però parte da quelle due anime: se fra gli iscritti è probabile la vittoria di Bonaccini, meno scontato di quanto si possa immaginare al momento il risultato delle primarie aperte. Schlein, pur venendo da un’esperienza di governo (la vice di Bonaccini alla guida della Regione Emilia Romagna), è volto nuovo, giovane donna con un appeal che conquista mobilitando la società civile e suscitando un entusiasmo che non si vedeva da tempo. Con i suoi temi che puntano ai diritti, al lavoro e al clima.

A Firenze arriverà alle 18.30 al circolo Arci Vie Nuove che, alzano le mani gli organizzatori, non è stato scelto provocatoriamente quale riferimento di Nardella, ma anche, prima della fondazione di Italia viva, casa di Matteo Renzi e Francesco Bonifazi. Piuttosto con spirito benaugurante perché lì si tenne l’assemblea fondativa del Pd di Veltroni. Altri tempi, altre suggestioni, ma sempre di un nuovo ciclo del prtito si parla. Ed è proprio una delle questione che agitano le anime più riformiste, che Schlein possa portare il partito troppo a sinistra. Chi ci sarà? Sicuramente gli assessori di Nardella Andrea Giorgio e Cosimo Guccione, il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni. A fare gli onori di casa Pd (ma non schierati) i segretari Andrea Ceccarelli e Monica Marini, gli assessori di Giani Simone Bezzini, Monia Monni e Alessandra Nardini. Il capogruppo Pd in Regione Vincenzo Ceccarelli.

Niente nomenklatura, la parola oggi toccherà alla società civile, alle associazioni, ai sindacati, con idee e progetti nuovi.

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