Coronavirus Firenze, ospedale dedicato: quattro piani a Careggi per i malati

E intanto Santa Maria Nuova riapre il reparto

Una stanza del nuovo covid center

Una stanza del nuovo covid center

Firenze, 16 ottobre 2020 - Continua a crescere esponenzialmente il numero di positivi. Ieri in Toscana nuovo record con 581 casi, di cui 143 nella provincia di Firenze. E, purtroppo, da alcuni giorni, si sta moltiplicando anche il numero dei ricoveri. Sono 322 (47 in più rispetto al giorno precedente), di cui 46 in terapia intensiva. Negli ospedali dell’Asl Toscana centro i ricoverati sono 145. Ieri, nella nostra regione, sono stati registrati due nuovi decessi, uno a Firenze e uno a Pisa: si tratta di due donne con un’età media di 82 anni.

Con la necessità di accogliere in ospedale un maggior numero di pazienti, si aprono nuovi reparti Covid. Dopo i 15 posti nella Medicina di Ponte a Niccheri, che sono stati aggiunti ai 20 delle Malattie infettive, in allestimento un reparto da 15 letti anche a Santa Maria Nuova.

In crisi anche le strutture per le cure intermedie, saturati rapidamente i 45 posti di Villa Donatello, si attende, nelle prossime ore, la riapertura, da parte della Croce Rossa, della struttura dei Fraticini con 30 posti (che potranno salire a 60).

Mentre Careggi, che ha 40 stanze in isolamento a Malattie infettive, la prossima settimana aprirà il Covid hospital. La struttura, nata nei locali delle ex Cliniche chirurgiche, è completamente separata da tutti gli altri padiglioni della cittadella ospedaliera.

E’ già stata allestita ed è pronta a entrare in funzione. Su quattro piani: è dotata di quattro sale operatorie (due al secondo e due al terzo piano), al quarto piano i 14 letti di terapia intensiva, che possono crescere fino a 22, mentre al secondo e terzo piano sono stati sistemati 58 posti a medio-alta intensità di cura (fino alla terapia sub intensiva).

Il modello Covid center era stato studiato prendendo a modello le caratteristiche dei centri più avanzati del mondo per le malattie infettive e per le cure intensive, approvato da una commissione di esperti. All’interno è dotato di alta tecnologia trasportabile, per evitare di spostare i pazienti. Si sta reclutando il personale specializzato dedicato, dotato ovviamente di tutte le protezioni necessarie.

"Stiamo andando incontro con una rapidità impressionante a una fase più critica che ci impone l’apertura di nuovi reparti Covid negli ospedali", spiega il direttore del dipartimento delle Specialistiche mediche dell’Asl Toscana centro, Giancarlo Landini.

L’obiettivo è non ridurre le normali attività, ma i casi che richiedono il ricovero stanno aumentando a ritmo parossistico. "Fino a una settimana fa abbiamo assistito al raddoppio dei ricoveri in quindici giorni, dopodiché il tempo si è accorciato a una settimana, ora abbiamo il doppio delle richieste di letti Covid rispetto a tre giorni fa".

L’età media dei ricoverati si è alzata a 64 anni nel periodo compreso tra il 5 ottobre e ieri. Un balzo di oltre 4 anni rispetto al periodo precedente (compreso fra 21 settembre e il 4 ottobre) in cui l’età media registrata era di 59,9 anni, nelle due settimane prima era di 55,4 anni.

«La rapidità di crescita dei ricoveri è legata alla velocità con cui hanno cominciato a crescere i casi dieci giorni fa – spiega Fabio Voller, coordinatore dell’Osservatorio epidemiologico dell’Agenzia regionale di sanità – Quando ci sono più casi l’età media dei ricoveri cresce, perché sale la percentuale di positivi della popolazione sopra i 60 anni, quella che è più a rischio di manifestare sintomi più importanti di malattia".  

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