Coronavirus, 31 suore positive e un decesso nel convento delle passioniste a Signa

Il sindaco Fossi su Facebook: "Un grande abbraccio con affetto e riconoscenza"

L'esterno del convento delle suore passioniste di Signa (Germogli)

L'esterno del convento delle suore passioniste di Signa (Germogli)

Signa (Firenze), 1 aprile 2020 - «Le nostre suore sono state colpite dalla terribile epidemia che in questi mesi sta devastando ogni zona del mondo. Signa, con affetto e riconoscenza, abbraccia tutto l'ordine delle suore passioniste». Così il sindaco di Signa ( Firenze), Giampiero Fossi, su Fb, commentando pubblicamente il caso di 31 suore risultate positive martedì al coronavirus, mentre gli accertamenti proseguono nella struttura dove è morta una suora di 91 anni e altre due risultano ricoverate in ospedale.

Tra le oltre 30 positive che adesso devono osservare la quarantena all'interno del convento, una ha 102 anni, diverse sono sopra i 90 anni, benché il tampone abbia evidenziato positività anche in suore giovani, di 27, 35 e 38 anni.

«Una preghiera affinché, presto, serenità e salute facciano ritorno nel loro Istituto - scrive il sindaco Fossi - e perché le suore possano tornare alla loro vita fatta di fede, di lavoro e di solidarietà a servizio soprattutto dei più bisognosi». Il convento di Signa è un riferimento dell'ordine delle Suore Passioniste, presenti in una trentina di Paesi. Qui le sorelle vengono a vivere in età avanzata quando decidono di ritirarsi dalla vita attiva. A Signa il convento c'è dalla metà dell'800 e numerose sono le attività sociali, educative e caritative svolte da allora e i cui meriti sono tuttora presenti e ben riconosciuti dalla popolazione.

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