Coronavirus, altri due nuovi casi a Firenze

Si tratta di uno studente norvegese e di un uomo amico dell'imprenditore 63enne risultato positivo al Covid-19. Sono tre in totale i casi a Firenze e uno a Pescia (Pistoia)

Emergenza coronavirus, analisi di laboratorio

Emergenza coronavirus, analisi di laboratorio

Firenze, 26 febbraio 2020 - In Toscana ci sono altri due casi positivi, quattro in totale, di Covid-19. Sono risultati positivi al test un uomo, attualmente ricoverato a Careggi, amico dell'imprenditore fiorentino di 63 anni positivo e ricoverato nel reparto di malattie infettive a Ponte a Niccheri, e uno studente norvegese che vive a Firenze da sei mesi. A questi tre casi si aggiunge quello del 49enne di Pescia (Pistoia). Per tutte queste quattro persone risultate positive è comunque attesa la conferma definitiva dell'Istituto superiore della sanità.

I due nuovi casi fiorentini

Il primo dei due nuovi casi è una persona che ha avuto un contatto con l’imprenditore fiorentino che già era stato ricoverato lunedì a Ponte a Niccheri. E’ un vicino di casa, 65 anni, e il suo nome era già emerso all’interno dell’indagine epidemiologica in corso; si trovava già da un giorno ricoverato in ospedale a Careggi per un controllo a seguito di un intervento a cui si era sottoposto un mese prima. Al momento è in isolamento nel reparto di malattie infettive dell’ospedale. Le sue condizioni cliniche sono giudicate buone. Martedì sera erano già cinquantasette le persone messe in isolamento domiciliare e monitorate dalla Asl tra quelle che complessivamente hanno avuto contatti con l’imprenditore fiorentino di 63 anni ricoverato lunedì per una presunta polmonite, tuttora in osservazione in ospedale e con quadro clinico ritenuto impegnato ma stazionario.

Il secondo nuovo caso fiorentino è quello di uno studente norvegese di 26 anni che si trova da agosto a Firenze per motivi di studio. Abita in centro. Era tornato nel proprio paese per quattordici giorni e la settimana scorsa, con scalo a Monaco, di nuovo a Firenze. Ha accusato febbre ed è stato ricoverato stanotte, con percorso riservato e in isolamento, nell’ospedale di Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri, nel reparto di malattie infettive. Ora è in buone condizioni e la temperatura è già tornata nella norma. Si stanno ricostruendo i contatti che ha avuto, per lo più nell’area fiorentina. Secondo quanto appreso, dopo essere arrivato a Firenze cinque giorni fa, il 26enne norvegese avrebbe fatto almeno una gita in Toscana in compagnia di quattro amici e sarebbe andato due volte all'università di Firenze dove studia. Per questo motivo è scattato l'isolamento domiciliare per i quattro giovani che sono andati con lui in gita e anche per i compagni dell'aula dell'università che ha frequentato. Da quanto appreso i quattro amici al momento non presenterebbero sintomi. L'indagine epidemiologica dei sanitari prosegue inoltre per individuare le altre persone con le quali lo studente è entrato in contatto.

L'Ateneo fornisce i recapiti di 56 persone

Il rettore dell'Università di Firenze, Luigi Dei, ha provveduto a fornire alla Asl "i recapiti dei due professori e l'elenco dei 54 iscritti al corso di laurea nonché, fra questi, dei 25 che lunedì mattina hanno confermato online l'iscrizione alla lezione", dopo aver ricevuto dalla stessa Azienda sanitaria la segnalazione del caso dello studente straniero di 26 anni risultato essere uno dei due nuovi casi sospetti positivi al coronavirus. Dei ha specificato "che i presenti possono essere stati in numero inferiore, tenuto conto che non era richiesta la firma di frequenza". Nell'indagine epidemiologica effettuata dalla Asl è risultato che lo studente ha frequentato, il 25 e il 25 febbraio, due lezioni ad architettura a Firenze. Dal momento che "le attuali direttive ministeriali prevedono l'obbligo di isolamento della prima linea di contagio da Coronavirus, in quanto le persone venute in contatto sono considerate potenzialmente infette a seguito di esposizione prolungata e stretta", il rettore ha fornito i recapiti dei compagni di lezione del giovane. La Asl, riferisce l'Università, ha spiegato che non sono oggetto di indagine epidemiologica altre persone che transitavano o stazionavano all'interno dell'edificio o altre venute successivamente in contatto con le persone presenti alle lezioni. Il rettore ha chiesto di essere tempestivamente informato delle misure che la Asl intenderà assumere. «Il rettore - aggiunge l'Ateneo - ha immediatamente informato dell'accaduto il ministro dell'Università, il ministro della Salute, il presidente della Regione Toscana, l'assessore regionale alla sanità, il prefetto e il sindaco di Firenze. In considerazione del fatto che si tratta del primo caso registrato in un Ateneo, che coinvolge membri della comunità accademica, il rettore ha richiesto al ministro dell'Università, al ministro della Salute e alle autorità sanitarie regionali, una specifica presa di posizione su eventuali misure restrittive da adottare". 

 

273 persone in isolamento domiciliare

Intanto, fanno sapere le autorità sanitarie, sono complessivamente 273 le persone in isolamento domiciliare, sotto sorveglianza attiva, a seguito delle indagini epidemiologiche in corso e della prima ricostruzione dei contatti stretti e prolungati dei primi due sospetti positivi, quelli emersi ieri l’altro. Tra le persone isolate figurano anche i contatti con i due cinesi transitati dalla Toscana e poi ricoverati allo Spallanzani di Roma.

Firenze, sospese le attività alla Stanford University e in altre 4 Università americane 

La Stanford University ha deciso di sospendere l'attività nel suo campus a Firenze a causa dell'emergenza coronavirus, e ha ordinato agli studenti di lasciare il capoluogo toscano entro domenica 1 marzo. "Dopo un'attenta considerazione, Stanford ha deciso di sospendere il Bing Overseas Studies Program (BOSP) a Firenze per il resto del trimestre invernale", ha annunciato l'ateneo americano, sottolineando che "la sicurezza e il benessere degli studenti sono le nostre massime priorita'". "E' stata una decisione difficile da prendere", ha assicurato la Stanford University, ordinando a "tutti gli studenti di lasciare l'Italia (e tornare a casa) non oltre domenica 1 marzo". Quanto al trimestre di primavera, "una decisione non è stata ancora presa, continueremo a monitorare attivamente l'evolversi della situazione e decideremo entro il 20 marzo". Hanno sospeso l'attività anche la Elon University, la Fairfield University, la Florida International University, la New York University, tutte con programmi a Firenze.

 

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