NICOLA DIRENZONE
Cronaca

Conti comunali da risanare. Sì al riequilibrio finanziario

Scontro fra il sindaco e il suo predecessore sulla procedura di predissesto. Tagliaferri: "Obbligati a numerosi tagli". Carlà Campa: "Nessuna voragine". .

Scontro fra il sindaco e il suo predecessore sulla procedura di predissesto. Tagliaferri: "Obbligati a numerosi tagli". Carlà Campa: "Nessuna voragine". .

Scontro fra il sindaco e il suo predecessore sulla procedura di predissesto. Tagliaferri: "Obbligati a numerosi tagli". Carlà Campa: "Nessuna voragine". .

Lunedì il consiglio comunale di Vicchio ha approvato, con 9 voti a favore del gruppo di maggioranza ‘Obiettivo comune’, e 4 contrari del gruppo di minoranza Vicchio Vive, il rendiconto 2024 e il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Ora l’ente avrà 90 giorni per predisporre un piano di riequilibrio, e portarlo in Consiglio per l’approvazione. La necessità di risanare i conti comunali, e la difficile situazione finanziaria, sono state denunciate dal sindaco Francesco Tagliaferri (nella foto) alcuni mesi fa, insieme alla scelta di ricorrere alla procedura di predissesto, parlando di una "operazione trasparenza e risanamento", coinvolgendo la Corte dei Conti, e sottolineando anche i debiti verso l’Unione dei Comuni per la gestione associata della Municipale.

Commenta il sindaco Francesco Tagliaferri: "Pronuncia della Corte dei Conti, debiti fuori bilancio e oltre 2 milioni di residui da cancellare: ereditiamo circa 3,1 milioni di euro, quasi 4 considerando il disavanzo straordinario da riaccertamento 2015. Dalla pronuncia della Corte dei Conti emerge chiaramente il fallimento della gestione dell’ex sindaco Carlà e dell’assessore al bilancio che ha ricoperto questo ruolo per 15 anni di fila".

E aggiunge: "Il piano di riequilibrio consentirà di gestire in 10 anni la massa passiva. Non vogliamo che i sacrifici pesino sulle tasche dei cittadini. Tuteleremo i fragili, le fasce più deboli, faremo ogni sforzo per mantenere inalterati i servizi. Già siamo stati obbligati a numerosi tagli al bilancio e nonostante questo siamo riusciti a garantire servizi, iniziative e manutenzioni ai livelli degli anni precedenti". Il gruppo di maggioranza ’Obiettivo comune’, punta il dito anche contro i residui attivi, non più esigibili che, dice in una nota, "gonfiavano il bilancio", aggiungendo: "Questa operazione di trasparenza era necessaria e urgente".

Di opposto parere l’ex sindaco Filippo Carlà Campa, ora all’opposizione, che contesta le cifre e parla di "disavanzo complessivo di 2 milioni e 456mila euro da spalmare in dieci anni, gestibile con gli strumenti ordinari di bilancio". E aggiunge: "Una decisione grave, non obbligata, né imposta dalla Corte dei Conti. Una scelta politica, non tecnica. Una messa in scena - afferma - costruita per consolidare potere e scaricare responsabilità, il cui conto lo pagheranno famiglie, imprese e servizi pubblici per i prossimi dieci anni". E accusa ancora: "La Corte dei Conti, nella delibera n. 104/2025, non ha imposto alcun predissesto. Al contrario: ha rilevato carenze informative, documentazione lacunosa, dati trasmessi in forma incompleta e l’assenza di elementi sufficienti a valutare con precisione la situazione finanziaria. Nessuna voragine - afferma - ma un quadro contabile che poteva essere gestito". E conclude: "Se Vicchio può sostenere questa cifra, come può, perché scegliere la strada più traumatica prevista dal Testo Unico degli Enti Locali?".