
Consiglio a trazione Pd. Esecutivo da definire
Sarà un Consiglio a tradizione Pd quello che nascerà a Lastra a Signa, dove i Dem hanno incassato il 40,9%, portando a casa 9 consiglieri. Entrano Andrea Rossi, figlio della sindaca uscente e campione di preferenze (389), Massimo Galli (340), Nicola Montemurro (245), la capolista Francesca Tozzi (166), Paola Piccini (137), Maria Catena D’Angelo (110), Sandra Mugnaini (109), Marco Capaccioli (94) e Alessio Duccio (85). Eletto anche Pietro Milanesi, capolista di ’Socialisti e indipendenti’. Per l’opposizione, tre consiglieri a Fratelli d’Italia (Matteo Gradi, Elena Lo Bianco e Paolo De Marinis) e due a Forza Italia, Paolo Giovannini e Bujar Ferati (55). Per "Rinascita per Lastra" il posto spetta al candidato sindaco Beppe Bagni. Le liste potrebbero scorrere in caso di rinuncia o di nomina in giunta. Ma chi sono i papabili? Il neosindaco Emanuele Caporaso (Pd) ha appena concluso un mandato. È facile ipotizzare che possa quindi confermare i suoi "compagni di viaggio" Massimo Lari e Annamaria Di Giovanni. Per un principio di equilibrio fra le liste, è poco probabile che entrino anche i rappresentanti di Italia Viva e Sinistra Ecologista. Diversa la questione di Socialisti e indipendenti, che col 5,07% sono stati determinanti per la vittoria al primo turno (arrivata col 55,02%). Pietro Milanesi potrebbe veder riconosciuto il proprio ruolo come assessore o come presidente del Consiglio comunale. Infine, il neo sindaco dovrà tenere conto degli equilibri di genere (2 donne su 5 assessori).
Lisa Ciardi