ALESSANDRO LATINI
Cronaca

Conference, rebus trasloco. Play off via dal Franchi. Sprint d’estate in cantiere

La gara casalinga del 21 o del 28 agosto difficilmente potrà giocarsi a Firenze. Tra le alternative in ballo spunta il Mapei Stadium di Reggio Emilia.

Le ruspe in azione all’esterno del Franchi nelle scorse settimane

Le ruspe in azione all’esterno del Franchi nelle scorse settimane

Il problema è di quelli piacevoli da risolvere, anche se oggettivamente difficile da prevedere. Ma la pazza ultima notte di campionato che ha riportato la Fiorentina in Conference League per il quarto anno consecutivo lascia in dote da risolvere la questione Franchi, perché i viola dovranno disputare una gara del playoff in casa (21 o 28 agosto, dipenderà dal sorteggio). Nei piani originali del club c’era (c’è ancora) la volontà di lasciare lo stadio nelle mani degli operai il più a lungo possibile per accelerare i lavori di restyling in Curva Fiesole, Maratona e Tribuna e per correre verso il 2026 (anno del centenario) quando lo stadio dovrà tornare a una capienza di circa 35.000 spettatori. Quattro mesi pieni.

Dall’ultima in casa contro il Bologna (lo scorso 18 maggio) alla terza giornata della prossima Serie A (14 settembre). Questo perché la Fiorentina ha già chiesto alla Lega di poter giocare in trasferta le prime due giornate di campionato dopo le quali ci sarà la sosta per gli impegni della Nazionale.

Tutto organizzato, almeno fino a domenica sera, quando il crollo della Lazio e la vittoria dei viola a Udine hanno proiettato la squadra in Conference per il quarto anno consecutivo. Al momento il Franchi resta lo stadio indicato dalla Fiorentina come impianto di casa, non ci sono scadenze imminenti con la Uefa (lo saranno più avanti) per indicare un eventuale campo alternativo. Saranno fatte tutte le valutazioni del caso e saranno vagliate le varie possibilità.

Giocare in un Franchi a capienza ridotta è una di queste, ma al momento appare la più remota. Più facile che - per non intralciare i lavori nel mese di agosto - il club scelga di giocare altrove. In questo senso andrà trovato un impianto con licenza Uefa. Ad esempio non il ‘Castellani - Computer Gross Arena’ di Empoli (in Toscana la licenza ce l’ha solo il Franchi), ma bisognerà guardare un po’ più in là. Fondamentalmente il ‘Mapei Stadium’ è l’impianto che si lascia preferire (ha già ospitato le partite europee dell’Atalanta), anche perché le alternative sarebbero due soltanto per non allontanarsi troppo. Il Dall’Ara di Bologna e il Tardini di Parma. Soluzioni più complicate. Portare migliaia di tifosi viola a Reggio Emilia sembra più semplice in questa prima fase. Al momento da Palazzo Vecchio le bocche restano cucite anche se, nei prossimi giorni, il tema potrebbe finire all’ordine del giorno dopo eventuali richieste da parte della società. I lavori intanto procedono come da programma. "Gli operai – avevano fatto sapere dal Comune la scorsa settimana – non si fermeranno praticamente mai e continueranno a intervenire nei due settori previsti dal lotto Uno dei cantieri, ovvero la curva Fiesole e la parte sinistra della Maratona".

Quello di questa estate – in attesa di nuovi incontri tra la Fiorentina e il Comune per capire come la società potrà intervenire

per sostenere Palazzo Vecchio

a completare il restyling (magari accelerando anche i tempi) –

potrebbe rivelarsi un primo sprint decisivo.

Alessandro Latini