
Era una delle colonne portanti della Misericordia di Barberino Tavarnelle, un punto di riferimento del volontariato chiantigiano e non...
Era una delle colonne portanti della Misericordia di Barberino Tavarnelle, un punto di riferimento del volontariato chiantigiano e non solo. Aveva soltanto 56 anni ma era indubbiamente un pezzo di storia intrisa di altruismo e umanità. Fabio Chiti, anima della Confraternita si è spento venerdì nell’abitazione della sorella a Noce e ieri si sono tenuti i funerali nella chiesa del Borghetto. Un male incurabile, fulminante, contro il quale Chiti aveva lottato ma che poi ha preso il sopravvento e se l’è portato via. Ha spento la dolcezza, la generosità, lo spirito altruistico di un cittadino, originario di Tavarnelle, che ha dedicato la sua vita al prossimo e alla cultura del volontariato. Che riuscivano a entrare naturalmente in relazione con le persone, soprattutto nei momenti più difficili, e faceva sentire chiunque a proprio agio con la forza del sorriso, con la sua capacità di dialogo e ascolto.
Fabio Chiti, formatore di soccorritori nell’attività di emergenza sanitaria, fondatore delle pompe funebri della Misericordia, ha lasciato un vuoto immenso nella comunità e nelle tantissime persone che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e amarlo. Tra questi il sindaco di Barberino Tavarnelle, David Baroncelli. "Siamo cresciuti insieme e con lui ho condiviso alcuni dei momenti più complessi e importanti della mia vita", dice Baroncelli.
"Entrato giovanissimo nella Misericordia che non ha più lasciato, Fabio ha garantito una presenza costante, discreta, consapevole, al fianco delle persone più fragili e bisognose di supporto – conclude –. Sentiamo tutti la sua mancanza. Fabio, che ci ha insegnato a vivere i difficili momenti del trapasso con dignità e accettazione".
Andrea Settefonti