DANIELA GIOVANNETTI
Cronaca

Compiobbi chiede altri autovelox "Ne rivogliamo tre sull’Aretina"

Erano stati rimossi perché all’epoca ritenuti illegittimi "Il nuovo codice della strada però ha cambiato le regole"

di Daniela Giovannetti

Già fonti di mille polemiche e atti di vandalismo, gli autovelox fanno discutere anche dove non ci sono. Così, se c’è chi contesta la nuova postazione fra Sieci e Pontassieve, ecco che sempre sulla via Aretina, pochi chilometri più a valle, buona parte di abitanti e negozianti di Compiobbi tornano a chiedere il ripristino degli apparati rimossi dal paese nel 2011. Lo fanno attraverso il comitato cittadino, che rilancia l’argomento degli autovelox nei centri abitati, riabilitati dal nuovo codice della strada. "Ne avevamo tre, che – ricorda il portavoce Maurizio Landi – l’amministrazione comunale ha prima spento e poi rimosso, nonostante fossero ritenuti utili e necessari". Specie quello all’altezza di via Polifemo, sottolineano i residenti, posizionato in corrispondenza di un tratto stradale tristemente protagonista di vari incidenti. "Non ci fu niente da fare perché ci fu spiegato che – prosegue Landi – il decreto Maroni rendeva illegittimo l’uso di tali apparecchiature senza la presenza di agenti nei centri abitati. Vediamo se con le disposizioni del nuovo codice della strada l’amministrazione ci darà ascolto". A presidiare l’Aretina ci sono comunque le telecamere sparamulte sui semafori di piazza Mazzini. "Ma non servono a controllare chi corre – ribattono dal Comitato – e anzi sono pericolose visto che il giallo dura pochi secondi".