Come si divertivano i nostri nonni? Ricordi di un’infanzia semplice, ma felice

Invece che dal cellulare i nonni si organizzavano urlandosi dalla finestra per poi vedersi in cortile

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Siamo andati al centro commerciale di Ponte a Greve, luogo di aggregazione del nostro quartiere, per intervistare nonni e genitori. Abbiamo chiesto di raccontarci come trascorrevano il tempo libero quando erano adolescenti. Gran parte di loro spesso si ritrovavano a giocare nei giardini e nei cortili dei palazzi. Non avevano tanti giocattoli, ma sapevano divertirsi con qualunque cosa, anche con i sassi che trovavano per strada.

E i loro giochi preferiti? Ci hanno spiegato che giocavano a palla, campana, a un due tre stella, ma il gioco più gettonato era nascondino.

Poiché non avevano i cellulari abbiamo domandato come facevano ad organizzarsi per le uscite: vivendo molto vicino agli amici, si parlavano urlando dalla finestra o all’uscita di scuola. In pratica i bambini sapevano osservare il mondo che li circondava e trarre ispirazione dai materiali dell’ambiente circostante. Oltre alla maggiore creatività i giochi avevano anche un valore educativo perché giocando in gruppo si impara tanto dal prossimo. Al contrario, oggi difficilmente i bambini si incontrano all’aperto, le loro relazioni sono virtuali; questo consegue che la condivisione non possa essere la stessa dei giochi in presenza e che si impari davvero poco dagli altri.

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