
Ladri in azione
Firenze, 3 aprile2018 - Colpo kolossal il giorno di Pasqua nella villa di via delle Forbici di un noto imprenditore fiorentino, ramo alta moda. Gli ‘incursori’ hanno razziato gioielli e preziosi vari e denaro per mezzo milione di euro. E’ la prima stima, sommaria; possibile tuttavia, probabile anzi, che il calcolo sia per difetto e non per eccesso.
Indaga la squadra Mobile che con la Scientifica ha eseguito accurati rilievi sul posto, confidando di trovare tracce comparabili o addirittura sovrapponibili con gli elementi riscontrati in episodi recenti, anche più gravi per la dinamica, avvenuti nell’immediato e ricco hinterland fiorentino. Peraltro la polizia segue la ipotesi che, ormai da alcune settimane, abbia ripreso a ‘operare’ in zona almeno una banda di professionisti, specializzati in dimore prestigiose, ricche. Si va a periodi, condizionati da arresti, composizioni, scomposizioni e ricomposizioni delle bande; questo potrebbe essere proprio uno di quei periodi.
L’imprenditore era fuori a pranzo, il giorno di Pasqua. La villa di via delle Forbici, subito sotto la collina di Fiesole, è rimasta incustodita dal momento in cui, nella mattina, è uscita la domestica, al momento in cui – a sera – è tornata. Un lasso di tempo ampio, di un giorno di grande tranquillità. Ed è in tutta tranquillità che hanno potuto agire i ladri, il cui percorso d’ingresso è attentamente ricostruito dagli investigatori: un particolare, uno solo, può rappresentare una ‘firma’. E orientare subito e decisamente le indagini, anche quelle sulle utenze che nella fascia oraria, ampia, presa in esame, hanno agganciato le celle telefoniche delle zona.
I ladri sono entrati, probabilmente dal giardino. Per alcuni, il primo sistema difensivo sarebbe rappresentato dai cani. Se sì, come sono stati neutralizzati? Doopo aver messo fuori uso l’allarme, secondo tecniche criminali altrettanto consolidate, la ‘batteria’ di ladri ha cominciato a lavorare indisturbata. La villa ha due piani sopraterra ed un piano seminterrato. I banditi hanno ‘perquisito’ l’intera abitazione, hanno frugato nelle stanze di tutti e tre i piani. Trovata la cassaforte, l’hanno aperta trovando il grosso dei preziosi, poi asportati. Il bottino è consistente, per fortuna sembra assicurato.
A dare l’allarme lo stesso imprenditore al suo rientro nella tarda serata, dopo il rientro della domestica. Sul posto le volanti, la squadra mobile e appunto i colleghi della polizia scientifica.
A metà gennaio di notte al Galluzzo una rapina e un furto in casa. Entrarono in tre, volti coperti in una villa in via Rocco Pilucco, svegliando, sequestrando e minacciati con una pistola un imprenditore edile e la moglie. In casa anche il figlio molto piccolo. Chiusi i tre in una stanza, i banditi razziarono anelli, un Rolex e altri preziosi per un bottino non inferiore ai centomila euro. La fuga su un suv Q7 Audi, dei proprietari della villetta. Nella stessa notte a poche centinaia di metri, altra villa, altro colpo: un furto, stavolta. Padre e figlia non si accorsero di nulla. Stavano dormendo,al risveglio trovarono l’abitazione completamente rovistata. All’inizio di marzo invece un altro grosso colpo, stavolta in uno stabilimento il magazzino spedizioni di un gruppo di alta moda, in via di Vacciano. Di notte una banda composta da almeno otto invididui rubò borse e portafogli di vari modelli contenuti in sei scatoloni, pronti per essere commercializzati. Bottino da 66mila euro.