Colpi in serie a Rifredi. Borseggia passanti facendo lo sgambetto. Condannato a 8 anni

Un quarantenne fece oltre venti vittime: si fingeva disabile per avvicinare i passanti, poi li faceva cadere per sfilare portafogli e borse. Ieri il duro verdetto del tribunale.

Colpi in serie a Rifredi. Borseggia passanti facendo lo sgambetto. Condannato a 8 anni

Colpi in serie a Rifredi. Borseggia passanti facendo lo sgambetto. Condannato a 8 anni

FIRENZE

Una raffica di rapine in strade, anche anziani tra le sue vittime. Un “seriale“ che il tribunale di Firenze ha condannato, ieri, a otto anni e quattro mesi.

Almeno 23 gli episodi ricostruiti dalla procura, con il pm Ornella Galeotti. Con il comune denominatore dello stesso modus operandi.

L’imputato, l’algerino Hassan Najid, 40 anni, in Italia senza fissa dimora, avvicinava le sue vittime facendo ripetutamente lo sgambetto.

Un gesto inaspettato che disorientava il malcapitato che mentre cercava di mantenere l’equilibrio e contemporaneamente allontanare il balordo, si distraeva e gli prestava il fianco. In questo modo, il nordafricano ha arraffato rapidamente borse, portafogli, cellulari, rischiando anche di far cadere qualcuno e fargli male. "Prima di rendermi conto di quello che stava succedendo, mi ha aperto la zip dello zaino e preso il mio borsellino", ha raccontato in tribunale un malcapitato fiorentino, derubato in piazza Giorgini.

La raffica di rapine di Najid si è concentrata tra l’autunno del 2021 e l’inverno 2022, con epicentro Rifredi.

I carabinieri della stazione di via Locchi, con l’ausilio di telecamere e testimonianze, gli hanno affibbiato 23 episodi, a partire dal 17 ottobre del 2021.

Identica la tecnica per mettere a segno i colpi. Lo straniero si avvicinava fingendo di essere ubriaco, farfugliando frasi senza senso, barcollando imitando a mo’ di recita chi ha problemi di deambulazione e intanto si preparava a colpire.

All’improvviso il rapinatore allungava una gamba mettendola a contrasto con quelle delle vittime. L’istinto, per i più, era quello di spintonarlo via e di recuperare l’equilibrio per non cadere, ma lo sconosciuto tornava alla carica appoggiandosi al malcapitato, incapace di accorgersi che in quella concitata manciata di istanti il bandito riusciva fulmineo a infilare una mano nelle tasche di giacche e giubbotti e a sfilare via il portafogli.

A quel punto, l’algerino con il malloppo in mano "dimenticava" come per miracolo l’andatura incerta e tremolante e si lanciava in una fuga forsennata sfoggiando uno sprint da centometrista.

E per dissuadere la vittima da un eventuale inseguimento, dopo aver prelevato i contanti, si gettava alle spalle il portafoglio certo che il derubato si sarebbe fermato a raccoglierlo.

Il bandito dello sgambetto, è stato ricostruito ancora, di notte stazionava di frequente con altri sbandati sotto il porticato del supermercato Coop in piazza Leopoldo.

Prima di essere individuato dai militari dell’Arma è stato pedinato da una persona che era stata appena rapinata, la vittima ha chiamato il numero d’emergenza 112 e grazie alle sue indicazioni i carabinieri lo hanno fermato e identificato. Scaltro, furbo, spietato. Anche alcuni anziani ultraottantenni, che gli sono capitati a tiro, non sono stati risparmiati. E questa, in tribunale, è diventata un’aggravante, come quella di aver agito sovente di notte.

ste.bro.

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