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Trentasette colonie feline. Le volontarie chiedono almeno un tesserino

Sesto Fiorentino. Un problema sempre attuale

Gatti

Sesto Fiorentino (Firenze), 5 giugno 2019 - E’ un'opera volontaria, compiuta per libera scelta e per amore incondizionato verso gli animali, ma le ‘gattare’ che si occupano delle 37 colonie feline presenti sul territorio di Sesto vorrebbero che, almeno, il loro impegno fosse riconosciuto visto che è un servizio svolto per il Comune e la comunità. «Ogni giorno – sottolineano alcune di loro – ci troviamo di fronte a gravi difficoltà: l’amministrazione ha una convenzione con una associazione per la gestione delle colonie e, in base a questa, dovrebbero essere effettuati stalli di gatti che necessitano di cure nel gattile dell’associazione stessa e sterilizzazioni degli animali delle colonie. Purtroppo, anche per il budget a disposizione, le sterilizzazioni effettuate ogni anno non sono sufficienti e molto spesso dobbiamo accollarci noi i costi di questi servizi per alcuni gatti così come dobbiamo acquistare il cibo. Infatti, a parte le donazioni che ogni tanto arrivano da qualche privato o alcune raccolte cui possiamo partecipare, ci dobbiamo autotassare per acquistare croccantini e scatolette per gli animali delle colonie.

Un’ulteriore difficoltà è non poter avere almeno una attestazione del servizio svolto: «Non abbiamo un tesserino – continuano – con cui possiamo far capire che siamo autorizzate a dare cibo ai gatti delle colonie, spesso ci troviamo a discutere con persone che hanno magari dei disagi nel dover convivere con colonie feline nelle vicinanze o addirittura nel proprio terreno visto che alcune si trovano in proprietà private. Magari poter dimostrare di essere autorizzate al servizio aiuterebbe. Come sarebbe necessaria la creazione di un gattile sul territorio di Sesto visto anche che è in fase di dismissione quello del canile del Termine che, al momento, ha ancora diversi gatti».   

Sandra Nistri