Code fino a 20 chilometri Ingorgo da incubo sull’A1

Lo stop senza preavviso fra Barberino e Calenzano genera il caos anche in città. Un’altra mattinata rovente nel giorno in cui sono partiti i lavori sulla Fi-Pi-Li

Migration

Disastro annunciato. Non bastavano i problemi sulla Fi-Pi-Li, sull’autopalio e i lavori sulle gallerie in A1. Alla fine l’ingorgo perfetto si è verificato davvero con la chiusura fra giovedì sera tardi e ieri mattina del tratto dell’A1 fra Barberino e Calenzano. Il traffico si è riversato sugli abitati di Firenze e Prato (il sindaco Biffoni è stato costretto a chiedere di non usare l’auto). Una chiusura non preannunciata e comunicata poco prima che fosse messa in pratica. Stop al traffico imposto – ha poi spiegato Autostrade per l’Italia – "per alcuni interventi di riconfigurazione delle due corsie condotti durante la notte al km 272. Decisione presa dopo i sopralluoghi congiunti con le strutture tecniche del Mims". Le code in autostrada sono arrivate fino a 20 chilometri.

"Benissimo la sicurezza e i lavori di consolidamento dell’autostrada, le ispezioni e i controlli – ha commentato Francesco Casini sindaco di Bagno a Ripoli e consigliere della Metrocittà con delega alla Viabilità – ma l’ennesima mattinata di caos dimostra che da parte di Autostrade è mancata totalmente la programmazione degli interventi e la consapevolezza delle loro conseguenze". A questo punto – ha agguinto Casini – "serve una presa di posizione ancora più forte, netta e corale da parte delle istituzioni locali verso il ministero che deve intervenire con urgenza. Questo è un problema nazionale".

Ieri intanto sono partiti i lavori in somma urgenza per la frana sulla Fi-Pi-Li all’altezza de La Ginestra e c’è stato l’incontro fra i sindaci del Chianti e Anas sull’Autopalio. Ci vorranno 8 mesi per veder finire i lavori ai viadotti Docciola e Falciani del tratto Siena Firenze, strada che sostiene un traffico giornaliero di 25mila veicoli. Ma gli altri cantieri, alcuni dei quali fantasma, spariranno entro il mese di luglio. È l’impegno che i sindaci di San Casciano, Impruneta, Greve in Chianti e Barberino Tavarnelle hanno strappato ad Anas. Inoltre è stata prevista anche l’apertura ufficiale e permanente di una cabina di regia, per monitorare gli investimenti.

Nei prossimi giorni saranno riaperte le due carreggiate all’altezza del Viadotto Terme e si chiuderanno i cantieri legati all’abbattimento degli alberi e alla pulizia delle scarpate nei tratti compresi tra San Casciano Nord e San Casciano Sud, San Casciano Sud e Bargino, un investimento quest’ultimo da circa 100mila euro. "Confidiamo che i tempi siano rispettati – hanno commentato i sindaci – ma purtroppo quanto successo in passato non incoraggia. Chiediamo comunicazione e condivisione sulla programmazione dei cantieri".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro