LUIGI CAROPPO
Cronaca

Cna all’attacco: "Via Bassilichi, sì al cambio"

Bufera sulla Camera di commercio dopo la notizia della staffetta a metà mandato. Gli artigiani: "Niente scuse, gli accordi si rispettano"

di Luigi Caroppo

E’ bufera sulla Camera di commercio di Firenze dopo la notizia pubblicata ieri dalla Nazione della staffetta a metà del mandato alla guida: secondo gli accordi, Leonardo Bassilichi dovrebbe cedere la presidenza ad un altro rappresentante delle categorie economiche. C’è un’intesa firmata da un notaio che mette nero su bianco il passaggio di testimone. Lo hanno sottoscritto con il presidente in carica, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato, Coldiretti. Ieri telefonate e messaggi tra i membri della giunta e i dirigenti delle associazioni di categoria. Di fatto a Firenze si stanno ridefinendo intorno alla poltrona più alta della Camera di commercio nuove alleanze e si sta mettendo fine a vecchi legami. Se Confindustria e Confesercenti preferiscono il silenzio all’indomani della notizia, Confcommercio ci pensa su e scalda le polveri. Chi parla e anche chiaramente è Cna, l’associazione degli artigiani più rappresentativa (e che ha in giunta camerale da Niccolò Manetti, candidato a prendere il posto di Bassilichi se la staffetta andrà in porto). Bassilichi, come sottolineato alla Nazione, ritiene l’accordo superato perché dall’inizio del suo secondo mandato "è cambiato tutto" con lo scoppio della pandemia. Ma si dice pronto a verificare "se tutti condividono" le sue prospettive. La Cna chiede però il pieno rispetto delle intese: "Gli accordi sono fatti per essere rispettati, soprattutto se impegnativi come quelli che hanno determinato non solo la scelta del presidente della Camera ma anche la composizione del Consiglio e della Giunta e tutti gli altri assetti di questa fase del nostro sistema economico - sottolinea Giacomo Cioni, presidente di Cna Firenze - È la legge 58093 di riforma delle Camere di commercio che attribuisce questo ruolo a chi rappresenta le imprese, sottraendone la gestione alla politica. E non c’era neanche bisogno di depositare questi accordi da un notaio per questo, perché i gentiluomini gli impegni li rispettano a prescindere". E la replica diretta a Bassilichi: "La pandemia non può certo essere il pretesto per non onorarli. Se poi Bassilichi ha qualcosa di diverso in testa ce lo chieda, lo chieda alle associazioni che lo hanno designato nel rispetto di quanto prevede la legge e noi valuteremo..." conclude Cioni.

Nell’ambito di rapporti, in questa fase, le alleanze cittadine paiono riconfigurarsi con Confindustria, che esprime Bassilichi, più vicina a Legacoop e a Confesercenti mentre pare rafforzarsi l’asse tra Cna e Confcommercio, favorevoli a una passaggio di consegne. A sostegno della presidenza Bassilichi c’è il buonissimo rapporto tra l’imprenditore e il sindaco Nardella e anche Confartigianato. Insomma le carte in tavola sono cambiate, la pax tra le associazioni di categoria è finita e il valzer è ripartito. Non si tratta solo di occupazione di potere ma di strategie operative diverse.

Il candidato per la successione di Bassilichi sarebbe il vicepresidente della Camera di Commercio, Nicolò Manetti, imprenditore dell’azienda di famiglia Manetti Battiloro.