STEFANO BROGIONI
Cronaca

"Clientelismi e raccomandazioni nei concorsi" Il sistema-Careggi intercettato al telefono

In ottanta pagina le richieste della procura per le misure interdittive. Nello smartphone del rettore Dei introdotto anche il software-spia

Immagine di repertorio

 

Firenze, 13 marzo 2021 - I concorsi nell’ateneo di Firenze, secondo la procura, non erano ispirati dalla meritocrazia, "ma dalla logica del clientelismo, del favoritismo, dalla raccomandazione", e, quando questi non erano sufficienti, "dall’induzione o dall’imposizione".

E’ un quadro choc quello tratteggiato dai pm, Luca Tescaroli e Antonino Nastasi, nelle 80 pagine con cui hanno motivato le otto richieste di misura interdittiva al giudice Angelo Antonio Pezzuti. Richieste che saranno valutate dopo gli interrogatori di garanzia, che inizieranno la prossima settimana.

Il primo a comparire sarà Luigi Dei, rettore dell’università di Firenze e figura centrale del castello accusatorio ordito dalla procura, in mesi e mesi di indagini. Su Dei, intercettato oltre che al telefono - dove i finanzieri gli avevano innestato il trojan, il software-spia che trasforma lo smartphone in un microfono - anche nel suo ufficio e perfino nell’ufficio della sua segreteria, grava la richiesta più alta: dodici mesi (anche se la sua carica dovrebbe esaurirsi a novembre), motivati da una "inclinazione a delinquere" che lo avrebbe portato ad abusare "più volte della sua funzione e dei suoi poteri", con la finalità di "pilotare i concorsi".

Le indagini che hanno innescato la richiesta di misura interdittiva per Dei hanno riguardato concorsi addirittura in corso o comunque attualissimi, come quello di professore associato di diagnostica per immagini (favorito Icro Meattini), associato di urologia (favorito Lorenzo Masieri), associato di malattie dell’apparato locomotore (favorito Giovanni Beltrami), associato di otorinolaringoiatria (favorito Franco Trabalzini), oltre ai posti ’riservati’ di associato per diagnostica per immagini (per Vittorio Miele) e associato di malattie dell’apparato locomotore (Domenico Andrea Campanacci e Roberto Civinini). I pm hanno anche ricordato che davanti al gup, pende per il rettore (e altri indagati di questo ultimissimo filone) la richiesta di rinvio a giudizio per il concorso di cardiochirurgia vinto da Pierluigi Stefàno.

L’uomo di sistema. Altra figura centrale, secondo l’accusa, anch’essa destinataria di misura interdittiva (dodici mesi) è quella del prof ordinario di urologia Marco Carini. In uno degli episodi di presunto ’pilotaggio’ di un concorso, Carini, che appare dalle conversazioni poco incline a far parte della commissione, confidandosi con l’amico prof Corrado Poggesi (altro indagato, oggi in pensione, destinatario di una richiesta di 11 mesi di sospensione) si definisce "uomo di sistema".

"Comunque poi alla fine io sono di sistema, se devo fare lo faccio, però, se poi Piero, il rettore dovessero ritenere che è indispensabile". Per i pm, questa definzione significa mettersi a disposizione di un "apparato clientelare consolidato".

Carini, sempre secondo la ricostruzione dei procuratori Tescaroli e Nastasi, avrebbe "profilato" il bando del concorso destinato ad Andrea Minervini assieme al candidato stesso. Ne parla, nel luglio del 2020, con l’assessore regionale alla sanità dell’epoca Stefania Saccardi: "Io c’ho pensato al mio futuro perché faccio un concorso per Minervini ora proprio".

Anche il dg di Careggi, Rocco Damone, già indagato nel primo filone di concorsopoli e inserito nei sette a cui è contestata l’associazione per delinquere, avrebbe ereditato da Monica Calamai il compito di far avere la cattedra di prof straordinario ad Adriano Peris (episodio collocato nel 2018), ma per la procura sarebbe coinvolto in condotte "potenzialmente illecite" riguardanti altri concorsi in corso, come quello per associato e ordinario di chirurgia plastica (favoriti Alessandro e Marco Innocenti) e medicina interna (Andrea Ungar).

Gli avvocati stanno studiando la controffensiva. Intanto, per estrapolare da pc e telefoni sequestrati nelle oltre 40 perquisizioni della scorsa settimana, probabile che si proceda, come suggerito dall’avvocato Pasquale Annicchiarico, con la formula dell’incidente probatorio.