EMANUELE BALDI
Cronaca

Città regina dei rincari Case e cibo a peso d’oro "Stipendi da 2mila euro o qui non si tira avanti"

Immobili e affitti alle stelle e anche il settore alimentare ha preso il volo "Di un paio di pantaloni si può fare a meno, di una fetta di carne no. Unica soluzione spostarsi verso le periferie estreme, già a Novoli è dura".

di Emanuele Baldi

Sette euro e 93 centesimi al chilo. È il prezzo del gelato a Firenze, la città più cara d’Italia per quanto riguarda coni, coppette e affini. L’anno scorso, per dire, si spendeva per la stessa quantità di delizia cremosa 5,91 euro, il 34% in meno. È un bene di prima necessità? Ma no, ci mancherebbe altro. Però è un bene – lo ribattezziamo noi qui – di ’prima normalità’, come una passeggiata la sera di una coppia con due figli che per fare un pit stop in gelateria può mettere in bilancio una quindicina di euro alla cassa. E allora significa che qualcosa va storto, visto che in città la voce ’servizi di alloggio’ fa registrare un’impennata del 45% in più rispetto all’estate del 2022.

"Firenze è sempre stata una città molto cara, per ragioni turistiche certo, ma non solo" riflette Vincenzo Donvito, presidente di Aduc, l’associazione dei consumatori.

Non è semplice viverci per una famiglia diciamo normale

"Purtoppo a Firenze c’è un grande iato a tra la popolazione residente e quella ’in transito’, ovvero i turisti. I prezzi del centro sono diversi da quelli della periferia e questo lo si vede bene anche entrando in un supermercato vicino alla zona monumentale. I prezzi sono molto più alti anche in un tipo di attività dove dovebbero essere quantomeno simili".

C’è poi il fenomeno degli airbnb che si sta allargando anche nelle periferie e finisce per ’drogare’ non solo i prezzi degli immobili ma anche quelli di una semplice pizzeria.

"Sì, quello del turismo come dicevo è uno degli elementi che incidono ma Firenze è sempre stata cara di suo. Come Roma centro, Venezia, parte del centro di Milano".

Quali sono i settori più colpiti da un rialzo dei prezzi?

"Non credo ci sia in questo senso una caratteristica prettamente fiorentina. Però anche nella vostra città, nonostante l’inflazione c’è un rincaro generale nei generi alimentari. E questo riguarda non solo i negozi ma anche i mercati rionali.

Un bel problema

"Sì, per comprarmi un paio di pantaloni posso anche aspettare un po’, ma per un chilo di pesche o una fettina di carne no".

Non c’è solo il settore alimentare, che ci dice dell’immobiliare dove i prezzi delle case volano?

"Sono molto alti anche se in realtà ora il mercato è un po’ fermo per il rincaro dei tassi d’interesse stabilito dalla banca centrale europea. Più che altro Firenze ha un bel problema con gli affitti

Ci sono stanze anche a 700 euro e neanche centrali

"Nelle prossime settimane potremo capire ad esempio l’evoluzione del settore degli affitti per gli studenti"

Le prospettive?

"Sono grigie. Il Comune ha provato a muoversi ma non ha strumetni efficaci. Vedo che spuntano tanti studentati e verrebbe da dire ’bene, che bello...’. Invece solo modi diversi di chiamare una specie di alberghi".

Inevitabile cercare sempre più verso le periferie...

"Sì, ma estreme. Tipo Brozzi o Peretola. Perché ora anche Novoli con palazzo di giustizia, università e la tramvia che in 10 minuti ti porta in centro è diventato un quartiere d’oro".

In Italia lo stipendio medio si aggira sui 1.400 euro. Quanti ne servono per vivere a Firenze?

"Almeno 2mila al mese. E nessun mutuo da pagare. Altrimenti campi male".