"Che c’entriamo con la guerra?". Show con gli occhi dei bambini

Bambini di una città in guerra raccontano l'orrore e la disperazione vissuti dopo i bombardamenti. Uno spettacolo toccante che invoca la pace.

"Che c’entriamo noi con questa guerra?". E’ la disperata domanda rivolta da un bambino di undici anni ad un operatore umanitario che dà il titolo a questo spettacolo, il cui testo è rappresentato dalle testimonianze rese da bimbi, i quali vivono in una città distrutta dalla guerra. Frasi di bambini che, in un attimo, a causa di una bomba, hanno perso tutto: la casa, la scuola, il giardino dove giocavano, ridotti, ora, a un cumulo di rovine. Parole semplici con le quali bambini feriti, scampati miracolosamente ai bombardamenti, estratti dalle macerie, descrivono l’orrore che hanno visto, il dolore che stanno soffrendo. Attorno all’interrogativo ruota lo spettacolo, che andrà in scena sabato alle ore 17.30 nella sala "Ketty La Rocca" del MAD (Murate Art District), promosso dalla Compagnia teatrale "Attori & Convenuti" con l’Ordine degli Avvocati di Firenze, la Fondazione per la Formazione Forense, l’Associazione Insieme e l’Associazione culturale "Arte e Arti". Sulla scena, sei bambini si stringono attorno a una donna, una mamma, una delle migliaia costrette ad assistere impotenti alla morte e alle sofferenze dei propri figli, sul cui corpo hanno scritto il nome affinché possano essere identificati, se trovati a girovagare dopo un bombardamento, oppure sepolti in una tomba col nome e non essere gettati in una fossa comune, in caso di morte.

Una donna, la quale si esprime, in parte, con le parole tratte dai racconti che le donne di quella città hanno fatto, in parte, con i versi estrapolati da "Le Troiane" di Euripide nell’adattamento che Jean Paul Sartre. L’idea drammaturgica è di Gaetano Pacchi, come lo sono la ricerca, la selezione e il montaggio dei testi. La madre è interpretata da Valeria Marzullo e i sei bambini sono altrettanti alunni della Scuola Media "Giuseppe Verdi" di Firenze: Jordan Domba, Breanna Garcia, Francesca Latella, Caterina Pacchi, Francesco Pacchi e Lorenzo Pacchi. Uno spettacolo breve ma intenso e di forte impatto emotivo che si conclude con frasi di speranza per un futuro di pace.

Rossella Conte

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