
FIRENZE
C’era una volta il ’metano’, nome convenzionale del viale XI Agosto, tangenziale che congiunge Peretola e Rifredi. Oggi nobilitato dalla nuova Scuola Marescialli e dalla stazione dei carabinieri, ma le gare di velocità erano finite già prima dell’arrivo del presidio militare e pure degli autovelox. Erano gli anni ’80: su quello stradone c’era soltanto un distributore - di metano - e oltre al ’chiodo’, ai texani, alle cinture ’El charro’, andava di moda "pompare" moto e motorini. Così, il vialone del metano, il venerdì sera, diventava una sorta di circuito casalingo, dove qualcuno esibiva il risultato delle preparazioni e tanti altri assistevano allo sfrecciare assordante di carburatori esagerati e marmittoni. C’era il brivido dalla gara, l’ebbrezza della sfida, qualche volta pure la spinta di qualche scommessa. Ma il "metano" è stato un fenomeno giovanile tutto nostro, un grande ritrovo collettivo dei ragazzi di trent’anni fa. Qualche volta arrivavano i controlli. E il divertimento era anche scappare.
ste.bro.