REDAZIONE FIRENZE

Centro Rogers, il nodo sul completamento

Negli ultimi 8 anni i lavori per portarlo a termine sono rimasti al palo, e adesso torna cruciale in vista delle prossime elezioni

Sarà il santo graal delle prossime elezioni amministrative. Il completamento del centro Rogers viene invocato da tutte le forze politiche che compongono la maggioranza. Obiettivo imprescindibile per il segretario del Pd Tommaso Francioli, punto programmatico da condividere per Italia Viva. In questi otto anni i progetti di completamento sono rimasti al palo.

Complice la crisi economica, complice la necessità di completare dei lavori di messa in sicurezza idraulica del Vingone che non erano stati previsti.

Fatto sta che, secondo quanto auspicato dal centrosinistra, i lavori vanno competati e il compito toccherà al prossimo sindaco. Nel frattempo alcuni progetti sono saltati e per di più non c’è traccia tangibile di lavori o di un segnale che lasci sottintendere la possibilità di ricominciare almeno a breve. Nella classifica delle situazioni difficili, la medaglia d’oro spetta sicuramente all’edificio di fronte all’auditorium. Ci sono trattative in corso con la proprietà attuale e un’altra cordata di imprenditori per dare concretezza a quello che sarà l’edificio più importante della piazza dopo l’auditorium stesso. Ma la chiusura appare ancora lontana.

Sono stati proprio i ritardi nella realizzazione a fermare questo progetto: una struttura avveniristica che avrebbe dovuto fare da contraltare all’auditorium del centro. L’unica certezza per il momento è sul palazzo accanto, ossia quello della Cassa di risparmio di Firenze, che sta diventando il quartier generale del gruppo Kering con tanto di sede direzionale per i dirigenti. Serve ancora un compratore per i terreni comunali tra la cassa di risparmio e le poste di via Francoforte sull’Oder.

La cessione di questo terreno sarebbe importante perché porterebbe nelle casse del comune i soldi per costruire la nuova scuola Fermi. Il comune avrebbe voluto definire la questione entro il 2020. Due anni dopo ci si spera ancora.

Anche qui sorgeranno case e strutture direzionali commerciali. L’ultimo pezzo del nuovo centro è rappresentato dall’edificio che sarà costruito accanto alle poste di via Francoforte sull’Oder. In questo caso i lavori sono partiti. A metà tra nuovo centro e progetto ex Cnr stanno le case lungo la tramvia su via De André. Non ci sono tempistiche precise.

Fabrizio Morviducci