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Screening urologico gratuito: nel 40% degli studenti emergono problemi da approfondire

Ventotto gli studenti che si sono sottoposti volontariamente ai controlli. Il progetto, chiamato “Occhio ai giovani”, ha fatto luce su un aspetto spesso trascurato: la prevenzione maschile nell’età adolescenziale

I protagonisti del progetto

I protagonisti del progetto

Firenze, 19 maggio 2025 – Un progetto pilota mirato a contrastare i problemi urogenitali tra i ragazzi. Sono per il momento 28 gli studenti fiorentini tra i 16 e i 19 anni che hanno accettato di sottoporsi ad uno screening urologico gratuito promosso dall’associazione Coast to Coast, formata da professionisti della sanità attivi in Toscana e Basilicata. Il progetto, chiamato “Occhio ai giovani”, ha puntato i riflettori su un tema spesso trascurato: la prevenzione maschile nell’età adolescenziale.

Il dato più significativo emerso dal primo ciclo di visite è che il 40% dei ragazzi controllati ha evidenziato problemi che richiedono ulteriori approfondimenti. A questi giovani è stata consegnata una scheda dettagliata da portare al proprio medico di base, con suggerimenti per eventuali esami o interventi.

Il progetto ha preso forma grazie al coinvolgimento di istituti come il liceo e l’istituto Da Vinci, il Calamandrei, l’Agnoletti di Sesto Fiorentino, il Russell Newton di Scandicci e l’istituto Agrario. Prima dello screening, è stata portata avanti una capillare campagna di informazione nelle scuole, per superare la diffidenza nei confronti di una visita di questo tipo, ancora percepita da molti ragazzi come un tabù.

“Un tempo, la visita di leva permetteva di intercettare precocemente problemi di salute tra i giovani. Oggi non c’è più questa occasione, ma possiamo creare nuovi percorsi”, ha commentato il Colonnello Arcangelo Moro, comandante dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, che ha ospitato l’iniziativa. “Le ragazze – ha aggiunto – sono più abituate a controlli ginecologici, mentre per i maschi c’è ancora poca attenzione, anche da parte delle famiglie. È un tema di salute pubblica che rischia di diventare una discriminazione di genere”.

Responsabile medico del progetto è il dottor Francesco Lunghi, specialista in urologia e chirurgia d’urgenza, affiancato dalla dottoressa Salvatrice Lo Bosco, vicepresidente dell’associazione Coast to Coast, e da Camillo Borzacchiello, infermiere militare in servizio presso il Farmaceutico. Insieme hanno realizzato anche un vademecum informativo distribuito agli studenti.

L’iniziativa ha ricevuto il sostegno della Città Metropolitana di Firenze, dell’Ufficio scolastico provinciale, dell’Ordine dei Medici e degli ospedali dell’area metropolitana, come Careggi, Torregalli, Annunziata ed Empoli.

“La prevenzione costa meno delle cure – ha sottolineato Salvatrice Lo Bosco – e questo è solo il primo passo. Vogliamo estendere il progetto a più scuole e lavorare con il Comune e la Città Metropolitana per renderlo stabile e replicabile”.

In futuro, il progetto punta a coinvolgere la medicina del territorio e a creare una rete che includa anche gli specialisti che possano offrire supporto gratuito. Intanto, lo Stabilimento Chimico Farmaceutico ha riattivato un laboratorio di analisi e un mezzo mobile attrezzato per screening e interventi diagnostici rapidi, da utilizzare anche durante eventi e manifestazioni.

Un sentito ringraziamento, infine, è stato rivolto al Comitato scientifico dell’associazione Coast to Coast, alla General Electric che ha fornito l’ecografo ad alta definizione, e a tutti i docenti e professionisti che hanno creduto nella forza della prevenzione e nella salute dei più giovani.