
Un momento dell'inaugurazione
Firenze, 5 maggio 2019 - Torna a rivedere la luce, dopo anni di sistemazione provvisoria in un locale dello stadio 'Ridolfi', il Centro Studi e Documentazione ASSI Giglio Rosso, Archivio-Biblioteca-Emeroteca, oltre 15000 pubblicazioni, "che insieme a Coverciano (46mila cimeli) e al museo Gino Bartali è uno dei tre grandi scrigni fiorentini di cultura e sport", per dirla con Eugenio Giani, presidente del Consiglio Regionale, ma anche del Coni provinciale. Nonché - anni Settanta, specialità salto con l'asta - ex atleta dell'ASSI.
Il Centro Studi, nato nel 1971 grazie all'iniziativa instancabile di Aldo Capanni, indiscusso animatore delle iniziative dell'Associazione fino alla sua prematura scomparsa nel 2007, è in piazza Pellegrino Artusi 23, il piazzale a sinistra della Coop. E' in corso una fase di riordinamento che prelude al definitivo trasferimento: l'assessore allo sport Andrea Vannucci, il presidente del quartiere 3 Alfredo Esposito, la direzione del servizio Biblioteche, Archivi e Politiche Giovanili, hanno già destinato questo patrimonio arichivistico e librario di 'nicchia' alla Biblioteca Comunale di Villa Bandini, ad appena due chilometri da dove il 'Centro' ebbe la sua prima, storica sede: l'impianto ASSI del viale Michelangelo.
Nei giorni scorsi la targa che indica la nuova collocazione del patrimonio archivistico e librario del Centro Studi è stata scoperta dall’assessore allo Sport Vannucci, presenti Marcello Marchioni, presidente dell'ASSI, il dirigente Franco Lachi, il direttore sportivo Monti, che del Centro sono sempre stati animatori, il presidente Beppe Ocello (il primo a ricoprire la carica è stato Franco Pucci), l'attuale direttore Franco Cervellati. C'era anche Alessandro Andrei, indimenticato campione olimpico di lancio del peso a Los Angeles '84. E tanti altri amici biancorossi.
E' un patrimonio 'certificato', quello del Centro Studi. Nelo 2017 la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana ha accertato la rilevanza e lo stato di conservazione della 'miniera', poi ha notificato all'Associazione gli obblighi per la sua conservazione integrale. Un patrimonio che si è arricchito grazie ad alcune donazioni eccezionali: fondi di grande consistenza e valore storico culturale. Le collezioni 'Fazio Poggesi' ed 'Enrico e Livia Fabbri' (libri preziosi su scienze dell'educazione comnesse al movimento umano e alla medicina; il fondo 'Giordano Goggioli', raccolta di articoli sportivi e di dati del grande giornalista sportivo fiorentino, ex atleta olimpionico di pallanuoto, raccolti in quasi 6000 buste, il fondo 'Ciampi', gamma di materiali storici, dal 1925 agli anni Cinquanta. In ultimo, ma di certo non ultimo tra i fondi acquisiti, tutt'altro, la poderosa biblioteca di Roberto L.Quercetani, grande storico e statistico mondiale dell'atletica leggera, la regina delle Olimpiadi: volumi, annuari di tutto il mondo, la collezione rilegata della rivista tedesca Leichtathletik, dal '25 a oggi, e la raccolta della rivista americana Track and Field News, dal '44 a oggi, dal primo numero che vide la collaborazione del famoso giornalista e storico fiorentino con la 'Bible of Sport'.
giovanni spano