" L’arte? Va bene a ogni età". L’idea della scuola Martenot

Fondato a Firenze nel 1945, l’atelier di via Vallecchi sviluppa la creatività. La direttrice Padovani Carovani: "Non esistono persone incapaci di disegnare"

Firenze, il Centro d' Arte Martenot di Grazia Padovani Carovani (Cabras/New Press Photo)

Firenze, il Centro d' Arte Martenot di Grazia Padovani Carovani (Cabras/New Press Photo)

Firenze, 25 ottobre 2020 - «Un cerchio perfetto? Basta lasciar ruotare il braccio in libertà, fino a disegnarlo sulla lavagna con un gessetto". Al Centro d’arte Martenot di via Vallecchi, che nonostante il Covid porta avanti il suo messaggio di creatività e libertà, l’arte è un insieme di segni tracciati muovendosi nello spazio, guidati da sentimenti e sensazioni. Se ci fossero dubbi sull’utilità dell’arte per la salute del corpo e dello spirito, basta scambiare due parole con la direttrice dell’Atelier, Grazia Padovani Carovani, una ragazzina di 91 anni che si muove a passo di danza fra tele e pennelli, lavagne e cavalletti. "Non esistono persone incapaci di disegnare – spiega – ma solo individui a cui non è stato insegnato a osservare e a esprimersi. Dietro un segno c’è sempre un gesto e noi partiamo da lì, facendo precedere il disegno da alcuni esercizi per liberare la muscolatura e scaricare la tensione". Il Centro si è attrezzato per affrontare in sicurezza la pandemia: le lezioni di gruppo sono diventate singole o a coppie, i corsi si tengono lasciando aperte le finestre, le stanze vengono igienizzate e sanificate... E ogni giorno qui arrivano allievi di ogni età, adulti e bambini dai 7 anni in su. Gli insegnanti sono diplomati alla scuola Martenot di Parigi dopo cinque anni di corso e un esame specifico. "In questa fase non è facile andare avanti – prosegue Grazia, che è anche presidente dell’Associazione italiana delle scuole Martenot – le iscrizioni sono crollate e i costi aumentano. Ma non molliamo: l’arte e la bellezza sono essenziali per ripartire". D’altronde questa scuola arrivò a Firenze dopo un’altra tragedia. Era il 1945 e tra i protagonisti della ricostruzione ci fu Edvige Poggi, nipote dell’architetto Giuseppe Poggi. Aprì a casa sua il primo atelier Martenot d’Italia, dopo aver conosciuto Ginette Martenot in Francia. S’impegnò a diffondere il suo metodo. Poi, nel 1995, alla scomparsa di Edvige Poggi, Grazia Padovani Carovani e Gabriella Raveggi fondarono la scuola di via Vallecchi. "Il nostro primo obbiettivo – conclude Grazia – è liberare le capacità espressive di ognuno, insegnando a bambini e adulti a riconoscere il bello, a capirlo e a dargli forma". Info: www.martenot.it.  

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