Vittorio Cecchi Gori, definitiva la condanna per il crac Safin

Condanna a 5 anni e mezzo

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Firenze, 27 febbraio 2020 - Condanna a 5 anni e mezzo confermata in via definitiva per Vittorio Cecchi Gori nel processo per il crac da 24 milioni di euro della Safin Cinematografica.

La quinta sezione penale della Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla difesa contro la sentenza emessa nell'ottobre 2018 dalla Corte d'appello di Roma, con la quale, data la prescrizione di uno degli episodi di reato, era stata lievemente ridotta la pena - pari a 6 anni di reclusione - che era stata inflitta al produttore cinematografico in primo grado. L'unico punto su cui i giudici di piazza Cavour hanno disposto un nuovo vaglio davanti alla Corte d'appello di Roma è quello della determinazione della durata della pena accessoria per Cecchi Gori. 

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